In Italia da diverse settimane, ormai, la campagna vaccinale sta decollando. Lo mostrano anche i dati sulla diminuzione dei contagi e dei ricoveri nelle terapie intensive.
Tuttavia è sorto il problema relativo alla quantità di dosi a disposizione: sono poche.
“Noi potremmo vaccinare fino a 150 mila persone al giorno, ma in questi giorni abbiamo dovuto ridurre a 80 mila al giorno perché mancano dosi”, tant’è che “all’inizio di ogni settimana il generale Figliuolo ci dice qual è il nostro target e non possiamo superarlo. Siamo arrivati a inoculare il 97 per cento delle risorse a nostra disposizione. Quando il generale ci ha consentito di salire un po’, abbiamo superato le 115 mila punture senza problemi. Se potessimo farlo tutti i giorni attestandoci sulle 120 mila, per il 10 luglio avremmo finito”.
Così in un’intervista a La Stampa il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Poi ha avanzato le sue richieste: “Noi abbiamo già parametri da zona bianca ma la legge prevede che per ottenerla si debba rimanere per almeno due settimane senza alterazioni, dopodiché ci entreremo ufficialmente” ma “non ho intenzione di mantenere niente, ho intenzione di rispettare le leggi e le disposizioni. Negli ultimi confronti col governo avevamo chiesto di ridurre le ore coprifuoco per avvicinarci all’eliminazione totale. Ma non é stato possibile”, ha assicurato il governatore.
Fontana garantisce: “Ho deciso di dare un cambiamento in giunta nominando gli assessori Moratti, Guidesi e Locatelli per dare uno stimolo in piu'” e “voglio ricordare che siamo l’unica regione in Italia che si é potuta permettere di stanziare 4 miliardi per imprese e attività con oltre 3 mila cantieri aperti”.
Quanto alla vicepresidente Moratti, Fontana dichiara: “Fa egregiamente la sua parte rendendo quotidianamente efficace un lavoro costruito con l’impegno di Politecnico, Policlinico e Fondazione Fiera che avevano contribuito a elaborare il piano ingegnerizzato per affrontare la campagna vaccinale”.
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