L'infettivologo Menichetti: "Zone bianche un test per capire se saremo maturi con le nuove libertà"

Il primario di malattie infettive all'ospedale di Pisa: "Sono positivo, sono ottimista, stiamo andando bene ma è necessaria una sorveglianza perché potrebbe essere necessaria una frenata"

Il virologo Francesco Menichetti
Il virologo Francesco Menichetti
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31 Maggio 2021 - 16.35


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Il virologo Francesco Menichetti, primario di malattie infettive all’ospedale di Pisa ha espresso una cauta positività riguardo la gestione delle zone bianche in seguito al riavvio delle attività economiche ma non ha escluso, in un futuro prossimo, una terza dose di vaccino in caso di mutazione ulteriore delle varianti del Coronavirus.
“I dati sono buoni e le zone bianche saranno un buon termometro per capire se siamo maturi e pronti per gestire positivamente questa riacquistata libertà”. 
“Sono fiducioso – ha detto Menichetti – perché se saremo prudenti e attenti nei comportamenti potremmo andare sempre meglio mai dimenticando di distanziarci, areare gli ambienti chiusi, stare all’aria aperta il più possibile, usare la mascherina al chiuso o dove ci si assembra. Io sono positivo, sono ottimista, stiamo andando bene ma è necessaria una sorveglianza” perché “potrebbe essere necessaria una frenata. Quello che sicuramente è necessario è il monitoraggio che deve continuare con tamponi e tracciamento”.
“E sull’altro fronte – ha concluso il virologo – con decisione la campagna vaccinale deve continuare a perseguire i suoi obiettivi prioritari che, ribadisco, devono ancora essere centrati per quel che riguarda un 10% di ultraottantenni, un 15% di ultrasettantenni e il
30% di ultrasessantenni”.
Terza dose necessaria se il virus continuerà a mutare
“La terza dose sarà necessaria nella misura in cui il virus non si abbatte e avrà capacità di continuare a mutare e lo farà profondamente”
“A quel punto si pone il problema di un richiamo magari rivolto ai fragili e agli anziani proprio a copertura di eventuali varianti.
Perché noi – ha sottolineato Menichetti – seguiamo un discorso che ha un filo conduttore che è impedire il Covid grave e i decessi” con la vaccinazione.

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