Lui è soddisfatto anche se i sondaggi sono abbastanza contraddittori tra di loro ma secondo Ipsos i democratici sono balzati al primo posto nonostante tra Articolo Uno, Calenda e Italia Viva abbiano avuto alcune (piccole) scissioni.
“Stare al governo ci fa bene e i risultati arrivano. Con Draghi asse positivo: è casa nostra, per Salvini no”; in un’intervista al Corriere della Sera, il segretario Enrico Letta sintetizza così la posizione del Pd.
Da Taranto sottolinea anche quale sia l’orizzonte internazionale, con un appuntamento per l`autunno: una convention a Roma tra i democratici italiani e i democrat americani e una visita a Washington. “Credo fortemente – sottolinea Letta – in questo asse, nell`intesa tra Biden e Draghi e nel fatto che oggi il presidente americano dica le cose più interessanti a livello globale. Trovo una forte sintonia soprattutto sull`accoppiata equità e sostenibilità, che è anche il mio mantra”.
Il suo faro è più Biden, che Draghi? “No, sono due cose diverse – risponde l`ex premier in una pausa del tour pugliese, prima tappa di un giro d`Italia – Draghi è il mio presidente del Consiglio, che sostengo con forte convinzione e col quale ho un asse molto positivo. Biden sta riorientando il dibattito politico internazionale sulla lotta alle diseguaglianze”.
Nel giorno in cui il presidente degli Stati Uniti incontra Draghi in Cornovaglia, Letta è in Puglia per la sua prima uscita pubblica da segretario: “Sarei potuto andare dove ci sono solo applausi…”. Invece – confida al Corriere della Sera – ha rischiato i fischi per mostrare che il “Pd non è il partito dei poteri forti e delle Ztl”.
I giornali della destra lo descrivono isolato, ma il segretario smentisce: “Non mi sento isolato, vedo che i risultati arrivano e che stare al governo con Draghi ci fa bene”. E, ricordando i sondaggi, rivendica il sorpasso: “Erano quattro anni che non ci davano prima forza del Paese. Noi lo lasciamo da parte, ma santo cielo questi numeri dicono che noi ci siamo. Trasformeremo i sondaggi in voti e vinceremo le elezioni”.
E “non è vero che siamo ai margini come ci raccontano. Noi ci siamo e ce la giochiamo se stiamo uniti, se siamo classe dirigente”.
Paura che Giorgia Meloni dall’opposizione faccia il pieno? “No. Il Pd è in salute, nel governo Draghi noi siamo a casa nostra e Salvini no. In sei mesi la Lega ha perso il 6% e noi abbiamo guadagnato il 3%”.
Gli attacchi però sono finiti: “Lui ha cambiato atteggiamento, ha fatto esplodere meno mine sulla strada del governo, sta facendo meno incursioni corsare. Ma sono pronto a essere di nuovo muscolare appena lui ricomincia”.
E se fosse Conte a portare il Movimento fuori dalla maggioranza?
“Ogni giorno c’è un gossip, ma io non li inseguo. I fatti sono che i 5 Stelle stanno nel governo”.
Conte incontra l’ambasciatore cinese mentre Biden cerca alleati in Europa, ma Letta non si scuote: “Io cerco ragioni per andare d’accordo con Conte, non cerco distinzioni. Con loro sono a mio agio. Confermo – sottolinea al Corriere della sera – che coi 5 Stelle voglio aprire un cantiere e discutere dell`alleanza per le politiche, ognuno a partire dalla sua identità. Quella del centrosinistra è il mio obiettivo”.
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