L'immunologo: "La variante indiana è una brutta bestia, senza i vaccini saremmo messi male"

Sergio Abrignani componente dsel Cts: "E' una variante che terremo a bada perché se si è vaccinati, a meno di non avere tante patologie sottostanti, dovrebbe essere ben controllata".

Sergio Abrignani, immunologo dell’università Statale di Milano
Sergio Abrignani, immunologo dell’università Statale di Milano
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15 Giugno 2021 - 07.26


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Una situazione molto preoccupante che rischia di mettere a rischio il piano di riaperture se non sarà efficacemente controllata.

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 “La variante indiana è una brutta bestia, però non ci preoccupa più di tanto perché abbiamo i vaccini.

Se non avessimo i vaccini, con la variante indiana saremmo veramente messi male, con l’infettività e la letalità che ha”. Invece “è una variante che controlleremo”.

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 Esprime ottimismo sull’emergenza variante Delta, che sta allarmando l’Inghilterra e non solo, l’immunologo dell’università Statale di Milano Sergio Abrignani.

 Il componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai3, rassicura sull’efficacia dei vaccini anche contro il mutante segnalato per la prima volta in India.

“Quello che sappiamo dal Regno Unito – ricorda – è che dopo due dosi di vaccino si è protetti all’80% con Pfizer e al 70% con AstraZeneca” anche contro la variante Delta di Sars-CoV-2, “quindi un ottimo livello di protezione, anche se c’è sempre un 20% di persone che non è protetto con il migliore vaccino”.

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Però è una variante che terremo a bada, è convinto l’esperto, “perché se si è vaccinati, a meno di non avere tante patologie sottostanti, dovrebbe essere ben controllata”.

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