La preoccupazione dell’Italia per la variante Delta è per il momento moderata, anche se si osserva con la giusta attenzione ciò che sta accadendo in Gran Bretagna.
Vanno prese le giuste contromisure per evitare una risalita dei contagi, e uno di questi è proseguire rapidamente con la campagna vaccinale.
“L’obiettivo ora deve essere arrivare ad ottobre con l’80% degli italiani vaccinato. Altrimenti saranno guai con le varianti. Solo con più persone vaccinate nei prossimi due mesi, compresi gli adolescenti e i ragazzi over 12, e meglio sarà. Le priorità non esistono più, dobbiamo puntare alla vaccinazione di massa. Chi ha più di 50 o 60 anni doveva già essere immunizzato, va bene quindi l’appello di Draghi. Non facciamoci però trovare impreparati, anche solo avere il 5% della popolazione non vaccinato sarebbe gravissimo e difficile da affrontare”.
Lo sottolinea Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, commentando le parole del premier Mario Draghi che sui vaccini ai minori ha sostenuto che “il problema è vedere se ora è questa la priorità. E la priorità al momento è cercare di vaccinare tutti gli over 50. Questo è l’obiettivo principale in vista dell’autunno”.
“Io lunedì mattina alle 8 vaccinerò i miei due figli di 12 e 16 anni con tanta tanta convinzione – ricorda Bassetti – Spero di dare un segnale perché dobbiamo vaccinare tutti altrimenti le varianti ci metteranno in difficoltà”.
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