Il virologo Pregliasco sulla variante delta: "Mi aspetto più casi ma pochi quelli gravi"

Il direttore Sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano: "Vedo la differenza sulle due modalità con cui la variante Delta si sta facendo vedere, in Inghilterra e in Russia, dove non si è vaccinato"

Il virologo Fabrizio Pregliasco, dell'università degli Studi di Milano
Il virologo Fabrizio Pregliasco, dell'università degli Studi di Milano
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3 Luglio 2021 - 19.57


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Lui è moderatamente fiducioso: “Mi aspetto un incremento di casi ma non un ‘costo’ di sofferenze elevato, rimarrà bassa la quota di casi gravi”. 

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Così il virologo dell’Università di Milano, Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute e direttore Sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco in merito alla variante Delta sottolineando che, rispetto all’Inghilterra l’Italia è al “primo tempo dello stesso film”.

“Vedo la differenza sulle due modalità con cui la variante Delta si sta facendo vedere, in Inghilterra e in Russia. Qui la crescita è esponenziale, pari a quella dell’Inghilterra, ma non hanno vaccinato quasi niente e quindi si vede anche un incremento della mortalità come prima perché il virus non è cambiato, non è più buono in modo macroscopico. In Inghilterra si vede che i valori crescono ma la vaccinazione in quota rilevante evita l’infezione ma soprattutto evita i casi più gravi”.

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In Italia ora, dice l’esperto, la scommessa è il “tracciamento”. 

“Molte persone sono asintomatiche, la variante Delta va cercata” ed è questione di tempo perché diventi prevalente. “La presenza di varianti – conclude Pregliasco – non mi spaventa. Ma dobbiamo vaccinare e attivare la vaccinazione di prossimità che raggiunga anche i dubbiosi”. 

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