Locatelli: "Per arginare i danni della variante delta vaccinare gli over 60 e poi..."

Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico: "Non creare allarmismi, in quanto i dati su decessi e ricoveri in terapia intensiva sono molto più confortanti grazie ai vaccini"

Rezza, Brusaferro e Locatelli
Rezza, Brusaferro e Locatelli
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11 Luglio 2021 - 11.36


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L’importante è fare qualcosa e non solo lamentarsi o chiedere libertà totale mentre il virus ha ripreso a circolare. 

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Ora serve tracciare e vaccinare.

 “Che la curva dei contagi in Europa sia tornata a risalire è ormai un evidente dato di fatto. In alcuni Paesi, come Regno Unito, Spagna e Portogallo in maniera decisamente marcata, al punto da far considerare o, addirittura, in alcune nazioni di adottare, misure più rigide per i passeggeri in arrivo da quei Paesi”.

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 Così Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, parla dell’evoluzione dell’epidemia in Italia.

In Italia, precisa Locatelli, “il fenomeno è, al momento, molto più contenuto. Questo incremento nei contagi è dovuto in larga parte alla progressiva dominanza della variante Delta che per la sua contagiosià, stimata essere di circa il 60% superiore a quella della variante Alfa, è passata rapidamente da pochi punti percentuali a valori del 50-60% in alcune regioni”.

Ma secondo il coordinatore del Cts “non è il caso di creare allarmismi, in quanto i dati su decessi e ricoveri in terapia intensiva sono molto più confortanti grazie alle vaccinazioni. E quest’ultima osservazione deve essere un ulteriore incentivo per completare in fretta il percorso dell’immunizzazione nelle fasce d’eta’ oltre i 60 anni”.

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Anche nella fascia adolescenziale “i benefici derivanti dai vaccini superano di gran lunga i minimi rischi. Non ho dubbi nel raccomandare la vaccinazione anche in questa fascia di età”, aggiunge.

E infine sui comportamenti da adottare in questa fase dell’epidemia, anche visto che ci sono grandi eventi sportivi, “la circolazione virale in tutto il mondo è ancora alta. Ritengo opportuno adottare scelte prudenziali per limitare la diffusione del virus nei contesti di potenziale affollamento. Per questo è importante continuare a utilizzare le mascherine anche all’aperto in situazioni di assembramento – conclude – In questa prospettiva, la scelta del Giappone, anche considerando che nel Villaggio olimpico affluiranno atleti di tutto il mondo, mi pare avere un’evidente ragione”. 

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