Il vaccino dimezza il rischio di "Long Covid": ecco di che cosa si tratta

Lo studio britannico: in una minoranza di persone che si contagiano nonostante la doppia dose, ridotto del 50% il rischio di sviluppare sintomi che durano per oltre quattro settimane

Covid a Londra
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2 Settembre 2021 - 11.35


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Non esiste nessun’arma più forte del vaccino per sviluppare una risposta forte al virus.

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Secondo uno studio condotto dal King’s College di Londra, la vaccinazione contro il coronavirus non soltanto protegge dal rischio di contagio ma dimezza anche quello del cosiddetto “long Covid”.

In una minoranza di persone che si contagiano nonostante la doppia dose il rischio di sviluppare sintomi che durano per oltre quattro settimane è ridotto del 50% rispetto a coloro che non sono vaccinati.

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La ricerca è stata pubblicata su Lancet e si basa sui dati dell’app UK Zoe Covid Study, che traccia i sintomi, i vaccini e i test comunicati in maniera autonoma dagli utenti: tra dicembre 2020 e luglio 2021 sono stati raccolti i dati di oltre 1,2 milioni di adulti con una dose e 971.504 adulti con due dosi.

Soltanto lo 0,2% dei cittadini totalmente vaccinati si è contagiato (2.370 casi) e di questi 592 hanno riportato i dati per oltre un mese e soltanto 31, il 5% ha avuto sintomi oltre le quattro settimane. Nel gruppo di non vaccinati il dato era dell’11%.

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