Bassetti: "Tra ottobre e Natale ci sarà una nuova ondata Covid, ma..."

L'infettivologo di Genova: "Ancora non sappiamo quale sarà la portata, ma l'importante rimane vaccinarsi"

Matteo Bassetti
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4 Settembre 2021 - 19.09


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Se in Italia si continua a morire non rimane da dire che la colpa è di tutti quelli che hanno preferito non vaccinarsi per dei motivi che non esistono.

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Speriamo che l’ondata predetta per l’autunno possa non essere paragonabile alla prime che abbiamo vissuto.

”L’atteso è che tra ottobre e Natale avremo una nuova ondata. Bisognerà capire quanto sarà alta questa ”onda” e quanto rapidamente crescerà. Io sono ottimista, dobbiamo stimolare la gente a vaccinarsi. Il 95% delle persone fragili e anziane sono state messe abbastanza al sicuro”.

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Lo afferma Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico di Genova.

“Adesso mi preoccupano i 40enni, 50enni e 60enni. 7-8 milioni tra questi non sono vaccinati – osserva -. Però ci occuperemo di tutti e al momento mi rinfranca avere 8 italiani su 10 coperti almeno dagli eventi più gravi”.

Prudente tenere le mascherine in classe  – “Togliere le mascherine in classe, una prima fase non sarebbe prudente, ma dobbiamo arrivarci. Con sempre più vaccinati nelle scuole e sui luoghi di lavoro, andiamo verso questo obiettivo – sottolinea -. Tra qualche mese potremo toglierle anche in aula, anche perché sarebbe ipocrita pensare che i ragazzi indossino la mascherina ininterrottamente per sei ore, soprattutto dal momento che all’aperto non è obbligatoria. Gli studenti che entrano in classe, un’ora prima sono stati insieme fuori. Potremo arrivare addirittura al punto che indossarle non sarà più obbligatorio per legge, ma una scelta di protezione. I cinesi le usano da trent’anni e non sono obbligati”.

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Alla domanda se sia a favore o meno dell’obbligo vaccinale, l’infettivologo risponde: ”Bisognerebbe chiederlo ai politici. Io, da medico, rispondo che vanno vaccinate più persone possibili. Con la variante Delta non esiste l’immunità di gregge, per cui dovremmo tendere verso una totale copertura vaccinale. Come raggiungere questo obiettivo non mi compete, perché non è il mio mestiere. La decisione spetta alla politica, che mi pare si sia espressa in modo forte”.

Bassetti non è preoccupato per la sindrome infiammatoria multisistemica che sarebbe causata dal vaccino Pfizer e che è al vaglio dell’Ema in questi giorni: ”Si tratta di un fenomeno rarissimo che può essere scatenato dalla vaccinazione. Ma continuo a pensare che i benefici dei vaccini sono di gran lunga superiori ai rischi. Io e i miei familiari ci siamo vaccinati senza porci troppi problemi. Vorrei che la gente si facesse le stesse domande ogni volta che prende un medicinale per la febbre o dopo essere andato a giocare a calcetto o perché ha bevuto troppo la sera prima. Noi italiani siamo quelli che usano più farmaci in auto-prescrizione. Ci vengono gli stessi dubbi per tutte le medicine?”, dice.

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