La pillola anti Covid della Merck, che ha auto il benestare di Anthony Fauci, l’infettivologo americano principale consigliere sanitario della Casa Bianca, “è il primo degli antivirali studiato specificatamente contro questo virus. Gli antivirali che abbiamo usato fino ad ora erano stati studiati per altri virus, in particolare per l’Hiv”. Ma l’antivirale della Merck “non è il primo, ne arriveranno anche altri”.
Lo ha detto Luca Richeldi, direttore di Pneumologia del Policlinico universitario Gemelli di Roma, intervenuto ad Agorà, su Rai Tre.
“I dati sono relativamente incompleti e preliminari – ha aggiunto l’esperto – ma sono convinto che ne arriveranno ancora più importanti.
Quindi antivirali e anticorpi monoclonali diventeranno un po’ il cardine della terapia dei pazienti che sviluppano l’infezione, insieme a quei farmaci soppressori della risposta immunitaria eccessiva che Aifa ha già approvato. L’armamentario che abbiamo oggi nei nostri ospedali per combattere la malattia nelle persone colpite dal virus è enormemente superiore e più efficace di quella che avevamo un anno fa”, ha concluso.
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