Il Long Covid colpisce un guarito su tre nel Mondo: molteplici i dolori e le difficoltà respiratorie

Un'indagine pubblicata sulla rivista Jama Network Open rivela che i sintomi a lungo termine riguardano un gran numero di persone. I sistemi sanitari si ritroveranno con un problema in più da gestire

Long Covid
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14 Ottobre 2021 - 16.16


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Da circa un anno si è potuto iniziare a studiare i sintomi del Long Covid, ma ad oggi mai ci saremmo aspettati tutte queste problematiche che colpiscono così diffusamente chi ha contratto l’infezione da Sars-Cov 2.
E’ Long Covid per oltre un guarito su due nel mondo. Secondo un’indagine pubblicata sulla rivista Jama Network Open, più della metà dei guariti dal Covid, 236 milioni di persone in tutto, sviluppa sint omi a lungo termine, che persistono anche fino a sei mesi dalla guarigione. Lo studio è stato condotto nel Penn State College of Medicine e i ricercatori lanciano l’allarme ai governi. 
Ondata Long Covid per i sistemi sanitari 
Gli studiosi che hanno lavorato all’indagine sottolineano infatti che in un futuro prossimo i sistemi sanitari dovranno far fronte a un’ondata di malati Long Covid da gestire per sintomi fisici e psicologici. 
Oltre 250mila guariti esaminati
Gli esperti hanno esaminato i dati di decine di studi realizzati in tutto il mondo, riguardanti un totale di 250.351 tra adulti e bambini non vaccinati che hanno contratto il Covid tra dicembre 2019 e marzo 2021. Il 79% del campione è stato ricoverato in ospedale e la maggior parte dei pazienti, età media 54 anni, vive in Paesi ricchi. 
I sintomi
E’ emerso che oltre la metà dei guariti manifesta o ha manifestato i sintomi tipici del Long Covid. Per la metà di loro si tratta di perdita di peso, affaticamento, dolori. Oltre uno su cinque dei guariti manifesta una riduzione della motilità; uno su quattro ha difficoltà a concentrarsi: uno su tre sviluppa un disturbo d’ansia; tre su cinque hanno anomalie polmonari e oltre uno su quattro difficoltà respiratorie. E ancora, quasi uno su cinque manifesta perdita di capelli e arrossamenti cutanei. 
Sta quindi emergendo con una rilevanza sempre più evidente che la malattia non si esaurisce con la risoluzione dell’infezione, concludono gli autori, sottolineando che il vaccino è al momento l’arma principale a disposizione contro l’infezione e quindi anche contro il Long Covid. 

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