La terza dose è una stimolazione per il sistema immunitario che può durare anni.
Terza dose a tutti, anche sotto i 60 anni? “Non è una decisione straordinaria, nel mondo della vaccinologia la terza dose distanziata dalle prime due, per persone che non hanno mai visto un certo microrganismo, è la normalità. Il nostro sistema immunitario come in questo caso, può aver bisogno di questa stimolazione per innescare una memoria di lungo termine che consenta di fare altri richiami non prima di 5-10 anni”. A dirlo è l’immunologo Sergio Abrignani, membro del Comitato Tecnico Scientifico e professore all’Università Statale di Milano, intervistato sulle pagine del Corriere della Sera.
Abrignani prosegue spiegando: “La terza dose […] va fatta soprattutto perché garantisce l’innesco di una memoria immunologica più duratura e quindi una copertura più completa. Unito a mascherina e rispetto del distanziamento mitiga di molto il rischio pur non annullandolo”.
Parlando della situazione dell’epidemia in Italia, l’immunologo afferma:
“I dati ci inducono a essere molto attenti ma non preoccupati. Molti Paesi europei hanno indicato l’Italia come esempio da seguire proprio grazie all’introduzione del Green pass in modo estensivo e alla velocità delle vaccinazioni. Prenda l’Austria, sta cercando di recuperare con il lockdown, il confinamento dei non vaccinati. È una misura radicale e importante che premia o condanna, non necessaria in Italia. Noi abbiamo applicato un buon compromesso, chi non accetta il vaccino se vuole partecipare alla vita sociale fa il tampone”.
Abrignani (Cts) sulla terza dose: "Se si fa, il vaccino copre fino a 5-10 anni" (ecco perché)
L'immunologo: "Il nostro sistema immunitario può aver bisogno di questa stimolazione per innescare una memoria di lungo termine"
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globalist Modifica articolo
9 Novembre 2021 - 09.44
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