In Cina è stato sperimentato un vaccino anti covid a somministrazione intranasale. Il prodotto si è dimostrato sicuro ed efficace nelle prime fasi di sperimentazione sull’uomo, come emerge da un nuovo studio pubblicato sulla rivista `The Lancet Respiratory Medicine´.
Rispetto alle formulazioni contro il Covid-19 attualmente disponibili, che vengono somministrate tramite iniezione intramuscolare, il nuovo farmaco, il cui codice è `dNS1-RBD´, è un vaccino antinfluenzale a due dosi, vivo e attenuato, somministrato per via nasale. Questo è stato sviluppato congiuntamente dalla Xiamen University, dalla University of Hong Kong e dalla Beijing Wantai Biological Pharmacy Enterprise.
Dal settembre 2020 al luglio 2021, i ricercatori hanno condotto trial di fase 1 e fase 2 negli ospedali della provincia cinese orientale del Jiangsu per i quali sono stati arruolati più di 1.000 adulti sani di età compresa tra i 18 e gli 86 anni, randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo. Secondo lo studio, un mese dopo la seconda dose, sono state osservate le risposte immunitarie nei destinatari del vaccino. La percentuale di rispondenti è stata del 40%, significativamente superiore a quella del gruppo placebo.
Lo studio ha anche evidenziato che il vaccino `senza ago´ è stato ben tollerato da tutti i partecipanti. La sua efficacia negli adulti più anziani (di età pari o superiore ai 60 anni) è stata simile a quella dei destinatari più giovani (di età compresa tra 18 e 59 anni). La maggior parte delle reazioni avverse è stata rappresentata da sintomi influenzali lievi o moderati, come rinorrea, febbre e affaticamento. A seguito della vaccinazione, non sono stati segnalati eventi avversi gravi.
I trial di fase 3, che coinvolgono un maggior numero di partecipanti, sono attualmente in corso nelle Filippine, in Sudafrica, in Vietnam e in Colombia al fine di testare l’efficacia del vaccino cinese. Il `candidato´ vaccino è stato introdotto in un ceppo influenzale adattato al freddo, nel quale sono stati inseriti i geni del dominio legante il recettore del Sars-CoV-2 mediante riassortimento genetico.
Nello studio preclinico, la formulazione ha mostrato una protezione rapida, duratura e ampia contro la Sars-CoV-2 nei ratti. Secondo i produttori, nei nove mesi successivi alle due dosi di dNS1-RBD, l’effetto protettivo contro la variante beta del Sars-CoV-2 è rimasto pari a quello contro il ceppo originale del virus.