Dal 10 settembre al 3 dicembre 2022 la Biblioteca Classense di Ravenna presenta la mostra Il Paradiso degli italiani, a cura di Floriana Amicucci e Daniela Poggiali, conservatrice e responsabile delle collezioni grafiche della Biblioteca.
L’esposizione conclude la trilogia iniziata nel 2017 con l’Inferno e proseguita nel 2019 con il Purgatorio e giunge alla fine delle celebrazioni per il settecentenario della scomparsa di Dante, facendo seguito alle grandi mostre dantesche proposte dalla Biblioteca Classense.
Tema della mostra è il Paradiso di Dante, la fine del viaggio e il superamento dei limiti della natura umana, il regno della grazia e della luce. Il percorso espositivo si concentra sulle edizioni italiane, anche di autori stranieri, della Commedia a partire dall’inizio del XIX secolo fino al 2021, ma non manca anche un excursus sulle edizioni straniere illustrate.
I volumi propongono una selezione che accosta le più celebri versioni dei grandi illustratori ottocenteschi alle popolari riduzioni a fumetto, ai graphic novel e ai manga e le illustrazioni di stampo prettamente artistico a quelle più leggere e legate al culto dantesco.
La mostra prende il via con le interpretazioni grafiche di John Flaxman e prosegue con le visioni dei maestri dell’Ottocento Gustave Dorè e Francesco Scaramuzza la cui opera, ampiamente documentata in Classense, è esposta anche in una serie di stampe fotografiche sciolte.
Tra le celebri edizioni ottocentesche, è presente l’omaggio al poeta e letterato ravennate Paolo Costa e all’edizione illustrata del suo Commento alla Divina Commedia. Il seicentenario della nascita di Dante è ricordato dall’edizione commentata da Niccolò Tommaseo e illustrata, tra gli altri, da Federico Faruffini.
Il Novecento si apre con la Commedia edita dai Fratelli Alinari, con i contribuiti dei migliori artisti italiani di inizio secolo tra i quali Libero Andreotti, Adolfo De Carolis e Duilio Cambellotti, Alberto Martini. Significativa della diffusione popolare delle illustrazioni della Commedia è l’edizione costituita dalla riproduzione delle cento cartoline realizzate alla fine del secolo precedente dal pittore toscano Attilio Razzolini. Alla metà del Novecento si colloca l’opera di Giovanni Battista Galizzi, a cui si aggiungono le testatine xilografiche di Bruno da Osimo. Altrettanto significativa la fortuna dell’edizione “ad uso della gioventù” con le illustrazioni di Manfredo Manfredini e Tancredi Scarpelli, che conobbe ben dodici pubblicazioni dall’inizio del Novecento e fino agli anni Sessanta.
Le strisce a fumetti di Marcello e il manga a tema dantesco di Go Nagai costituiscono altre personali interpretazioni del Paradiso; anche uno dei più famosi autori di fumetti contemporanei, Moebius, si cimenta con l’opera dantesca, creando immagini di luminosa raffinatezza. Le foto di Antonio Bandirali ricreano le atmosfere sospese della terza Cantica così come la leggerezza e l’eleganza tipiche della poetica di Cecco Bonanotte caratterizzano anche la sua interpretazione della Commedia. Gli acquerelli di Paolo Gubinelli sono un tributo all’opera di Dante fatto di ampi segni colorati e sottili tratti incisi. Tra le numerose opere pubblicate in occasione delle celebrazioni per il Settimo centenario della morte di Dante, concludono il percorso le edizioni illustrate da Gabriele Dell’Otto e Mimmo Paladino.