Mentre per i giocatori il tavolo verde è sinonimo di divertimento, fortuna e vincite, per lo Stato il gioco ha un significato più delimitato, ma non meno importante: tasse ed entrate fiscali. Seppure con una varietà di legislazioni e imposizioni diverse in tutto il mondo, la regola generale è che, delle vincite ottenute al tavolo verde e degli incassi registrati dai casinò online, lo Stato ha diritto a ricevere una parte sotto forma di imposizione fiscale.
Quale sia l’entità della tassazione nel mondo e quanto questa incida a livello globale è quello che andremo a vedere meglio nel nostro articolo. Ma c’è una premessa che va doverosamente specificata: il numero di giocatori è aumentato in maniera esponenziale grazie ai casinò online, per cui le entrate nelle casse dello Stato vanno valutate rispetto a quelli che sono i numeri elevatissimi dei player italiani e, successivamente, di tutto il mondo. La spinta forte nel gioco online è avvenuta, come prevedibile, a seguito della pandemia che ha dato modo a tanti di sperimentare con più attenzione questo mondo da cui, un po’ tutti, siamo sempre stati affascinati.
Quanto vengono tassati i proventi del gioco online nei vari Paesi
Argomento spinoso quello della tassazione, anche per gli stessi governi che affrontano la questione e che si muovono in base alla sensibilità e alla cultura del proprio Paese, ma anche in relazione al colore politico del governo che si trova di volta in volta a dover affrontare la situazione. Iniziamo quindi dall’Italia, in cui la lista casino online è lunga e destinata ad ampliarsi a vista d’occhio. A seguito della regolamentazione avvenuta qualche anno fa con il governo Berlusconi, oggi i casinò online sono un’attività perfettamente autorizzata e legale, a condizione di aver ricevuto la relativa licenza dall’AMS o da un’altra autorità di regolamentazione.
In Italia vige un sistema a scaglioni, secondo il quale:
- Le vincite fino a 500 € non vengono tassate;
- Le vincite superiori a 500 € ma sotto i 1.000 € vengono tassate del 15%;
- Per le vincite superiori ai 1.090 €, si applica un prelievo del 25%.
Non si tratta di un sistema particolarmente accomodante per i vincitori, dato che la maggior parte delle vincite nei casinò online in Italia si attestano sopra i 500 € o i 1.000 €.
Come va invece nel resto del mondo? Diamo un’occhiata:
- La Svezia è la culla dei casinò online, dato che la maggior parte delle società che si occupano di betting e gambling sono nate proprio in questo Paese del Nord Europa e operano tuttora lì. In Svezia la tassazione delle vincite è stabilita nel 18%. Tuttavia, la notizia curiosa sta nel fatto che nessun provento viene tassato a carico di chi esercita l’attività di gioco, probabilmente per un occhio di riguardo verso un settore fondamentale dell’economia svedese;
- Andiamo in Germania, uno dei Paesi dell’Unione europea a cui spesso si guarda in fatto di tassazione e sistema di governo generale. Il legislatore tedesco ha da poco apportato una modifica alla tassazione, per cui viene applicata un’aliquota del 5,3% sulle vincite ai casinò online. Questo in linea generale, nel senso che poi un ampio margine di manovra viene lasciato ai singoli Stati e, in tal caso, la tassazione può arrivare fino al 44%;
- Spostiamoci ora non solo fisicamente, ma anche nel tipo di trattamento fiscale, fino ad arrivare nel Regno Unito. Qui la risposta alla domanda sulla tassazione è molto semplice: nel Regno Unito le vincite da gioco non sono tassate. Che tu vinca alle slot online o al poker, puoi trattenere tutti i tuoi proventi. Ricordiamo, in proposito, che per poter usufruire di tale regime non è sufficiente giocare in un casinò con sede nel Regno Unito: occorre la residenza inglese;
- I nostri vicini francesi hanno da sempre dimostrato una certa avversione per i casinò online e questo fatto può essere confermato anche dall’attuale legislazione sul gioco online. Ad oggi, le vincite vengono infatti tassate del 12% se sono superiori a 1.500 €; tuttavia, nessun contributo è dovuto se le vincite provengono dal gioco delle lotterie. Una disparità che ha fatto parecchio discutere;
- Anche in Russia le tasse sulle vincite al tavolo verde vengono pagate, anche se bisogna precisare che la legge prevede la possibilità di giocare solo nei luoghi pubblici autorizzati. La tassazione è del 13% ma, contrariamente alla Francia, se i proventi derivano da una lotteria, la percentuale si alza fino al 35%.
Tassazione e casinò online: un equilibrio non sempre facile da stabilire
Il rapporto tra gioco al tavolo verde e tassazione non è mai stato sereno. Diverse sono le istanze che hanno sempre spinto sui fronti diversi: da un lato abbiamo il fatto che la tassazione è un modo di ottenere liquidità per lo Stato, una fonte di finanziamento che va a favore del popolo. Dall’altra però ci si chiede se sia lecito per un governo tassare i fondi ottenuti da una vincita ,dato che si tratta di pura fortuna. Inoltre, è chiara l’approvazione implicata di questa forma di divertimento: a questo punto, perché continuare ad ammettere tutte le limitazioni che riguardano solo il gioco online e il betting, come quelle sugli annunci pubblicitari?
Il rapporto tra gioco al tavolo verde e tassazione non è mai stato sereno. Diverse sono le istanze che hanno sempre spinto sui fronti diversi: da un lato abbiamo il fatto che la tassazione è un modo di ottenere liquidità per lo Stato, una fonte di finanziamento che va a favore del popolo. Dall’altra però ci si chiede se sia lecito per un governo tassare i fondi ottenuti da una vincita ,dato che si tratta di pura fortuna. Inoltre, è chiara l’approvazione implicata di questa forma di divertimento: a questo punto, perché continuare ad ammettere tutte le limitazioni che riguardano solo il gioco online e il betting, come quelle sugli annunci pubblicitari?
Il rapporto tra gioco al tavolo verde e tassazione non è mai stato sereno. Diverse sono le istanze che hanno sempre spinto sui fronti diversi: da un lato abbiamo il fatto che la tassazione è un modo di ottenere liquidità per lo Stato, una fonte di finanziamento che va a favore del popolo. Dall’altra però ci si chiede se sia lecito per un governo tassare i fondi ottenuti da una vincita ,dato che si tratta di pura fortuna. Inoltre, è chiara l’approvazione implicata di questa forma di divertimento: a questo punto, perché continuare ad ammettere tutte le limitazioni che riguardano solo il gioco online e il betting, come quelle sugli annunci pubblicitari?
Da questo punto di vista, potremmo andare oltre e dire che il gioco online piace, agli italiani e non solo. Trovare il giusto equilibrio tra permissione e tassazione è anche la chiave per tenere sotto controllo il fenomeno del gambling, garantendo che a sedersi al tavolo da gioco siano solo i giocatori e gli operatori autorizzati.