Scoperta a Villa Adriana: a distanza di duemila anni riemerge un complesso sconosciuto

Un ritrovamento avvenuto grazie alla campagna archeologica avviata a inizio anno.

Scoperta a Villa Adriana: a distanza di duemila anni riemerge un complesso sconosciuto
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24 Ottobre 2024 - 23.21 Culture


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A Villa Adriana riemerge un complesso sconosciuto di epoca adrianea. Diretta dal professor Fabio Giorgio Cavallero, la campagna di scavo è stata avviata a inizio anno, nel cosiddetto Anfiteatro di Villa Adriana, in collaborazione con il dipartimento di Studi Umanistici (Distum) dell’università degli Studi di Urbino Carlo Bo, su indicazione del direttore dell’istituto villa Adriana e villa d’Este-Villæ, Andrea Bruciati, e su concessione del Mic.

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Ai piedi di Piazza d’Oro, il grande edificio per le feste e i banchetti costruito dall’imperatore Adriano (117-138 dc), si trova, infatti, una struttura di forma ellittica che fin dal Cinquecento è stata ritenuta una vasca destinata ai bagni o all’allevamento dei pesci. Negli anni Novanta del secolo scorso la pulizia del sito ha però portato alla luce alcuni elementi forse riferibili a un anfiteatro.

I risultati della attuale campagna sono stati sorprendenti: al di sotto di pochi centimetri di terra sono infatti emerse le murature di un grande complesso di epoca adrianea mai documentato finora.

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Si tratta di un edificio di oltre 25 metri di lunghezza per 15 di larghezza, composto da un’ampia aula rettangolare circondata da otto stanze aperte su un terrazzo sorretto da pilastri che si conservano per oltre tre metri di altezza. Edificio che venne in parte distrutto per lasciar posto al cosiddetto anfiteatro ma le macerie, invece che essere asportate, furono utilizzate per creare il piano sul quale si realizzò il pavimento della nuova struttura ellittica. Per tale motivo che lo scavo ha permesso di recuperare sia i marmi che rivestivano l’esterno del complesso (compresi i pilastri), sia gli intonaci che ne decoravano le stanze: marmi bianchi, serpentino verde, porfido rosso e intonaci dipinti in giallo, rosso, verde e ornati da nastri intrecciati, acanti e melagrani.

Fino a oggi, a Villa Adriana, non si conosceva un complesso così esteso e riccamente decorato, voluto da Adriano ma poi distrutto per lasciar spazio a una nuova e differente struttura. Dichiara Berta Martini, direttrice del Distum  “Un dato è fin da ora chiaro: un nuovo grande edificio si deve aggiungere alla complessa articolazione della villa voluta e disegnata da Adriano, un sito Unesco che ancora oggi non smette di regalare, nonostante gli oltre cinquecento anni di scavi e ricerche, scoperte sorprendenti”.

Il direttore delle Villæ, Andrea Bruciati, ha inoltre dichiarato che “Villa Adriana è oggi più che mai un attivo cantiere di studi e una fucina di novità. L’équipe dell’Università di Urbino ha rinvenuto un edificio ad oggi sconosciuto, aggiungendo una pagina del tutto inedita alla conoscenza del sito. Illuminato e ambizioso, l’imperatore Adriano si è dedicato a una progettualità costruttiva fatta di grandi e meravigliose opere, da cui è disceso l’insieme straordinario e vario della villa. L’eccezionalità del sito ne fa un palinsesto cangiante e primario al contempo, ispirando nell’Istituto un progetto di gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, monumentale e naturalistico improntato all’interdisciplinarità e alla trasversalità”.

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