Un ricercatore della Cornell University ha sviluppato un algoritmo che potrebbe rivelare segnali provenienti da forme di vita extraterrestre nel cuore della Via Lattea. Lo studio, accettato per la pubblicazione dall’Astronomical Journal, è stato realizzato in collaborazione con il Seti Institute e il progetto Breakthrough Listen.
L’algoritmo, chiamato Breakthrough Listen Investigation for Periodic Spectral Signals (Blipss), si concentra sulla ricerca di segnali periodici emessi da pulsar conosciute. Gli scienziati intendono confrontare i dati raccolti da Blipss con le informazioni raccolte dallo strumento Breakthrough Listen, installato sul Green Bank Telescope (GBT) in Virginia. A differenza delle pulsar, che emettono segnali su un’ampia gamma di frequenze radio, Blipss si focalizza sui segnali ripetuti all’interno di una gamma di frequenze più specifica.
La ricerca si concentra sulla regione centrale della Via Lattea, che ospita un elevato numero di stelle ed esopianeti potenzialmente abitabili. Gli studiosi sono convinti che Blipss aumenti le probabilità di individuare segnali convincenti di vita extraterrestre, e che il centro della nostra galassia possa fungere da punto di riferimento per stabilire eventuali contatti.
Vishal Gajjar, astronoma del Seti Institute, spiega: “Fino ad ora, il Seti ha principalmente cercato segnali continui. Il nostro studio dimostra che l’invio di una serie di impulsi come mezzo di comunicazione su lunghe distanze può essere un modo efficiente per cercare tecnologie aliene nell’universo”.
In conclusione, l’algoritmo Blipss rappresenta una nuova speranza nella ricerca di segnali extraterrestri e potrebbe aprire nuove possibilità nel nostro sforzo di scoprire vita oltre il nostro pianeta.