FedCup vinta, le azzurre entrano nella storia

Italia dunque 3-0, non si giocherà il 4° singolare (ininfluente ormai). Cronaca e commento di Fabrizio Porru.

FedCup vinta, le azzurre entrano nella storia
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3 Novembre 2013 - 12.26


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di Fabrizio Porru

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Come era prevedibile, dopo la maratona di ieri, Tarpischev decide di sostituire la Panova con la Kleybanova, n.20 del mondo nel 2010. Attualmente n.183, sta lentamente provando a rientrare nel circuito, non senza difficoltà, dopo la grave malattia.

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Possente fisicamente, gran servizio e solidi fondamentali da fondo, ha un evidente limite nella mobilità sul campo e certamente la terra non è la sua superficie. Si capisce sin dalle prime battute che Sara Errani è concentratissima e sa perfettamente cosa fare: palleggi in controllo in topspin per tenere lontana la Kleybanova dalla linea di fondo. Fallosissima la russa nel tentativo di colpire le palle che le rimbalzano alte soprattutto grazie al dritto arrotatissimo e alto di Sara.

Entrambe tengono i primi servizi ma poi Errani dilaga, muove benissimo il gioco e impedisce alla russa di esprimere il suo gioco potente costringendola a numerosi errori. È subito 61 in poco più di 20 minuti. Sul 2-0 Errani nel secondo un piccolo sussulto di Kleybanova che tiene il servizio dopo aver salvato due break points, ma poi c’è solo una giocatrice in campo ed è l’italiana. La russa è costretta a giocare 2 metri fuori dalla linea di fondo e da lì è difficilissimo spingere i colpi; Sara è ormai abituata a giocarsela con delle bombardiere e non ha alcuna difficoltà a contenere Kleybanova, la quale invece sembra davvero per nulla a suo agio su una superficie, la terra, che non consente di sfondare.

Nemmeno un’ora di gioco ed Errani vola 61 e regala all’Italia la 4a vittoria in FedCup contro una Russia, bisogna dirlo, davvero non competitiva. Errani batte Kleybanova 61 61. Un’ultima riflessione la dedichiamo a Sara Errani. A volte accusata di un gioco poco spettacolare, ha qui dimostrato ampiamente che pur non avendo mezzi fisici e tecnici eccelsi, grazie al lavoro, all’intelligenza tattica e alla solidità mentale si possono raggiungere grandi risultati e lei, raramente, delude: quando deve vincere lo fa e convince. Italia dunque 3-0, non si giocherà il 4° singolare (ininfluente ormai) ma solo il doppio finale come esibizione da regalare al folto pubblico cagliaritano in una giornata quasi estiva.

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