Il gesto del difensore del Barcellona Dani Alves al “Madrigal” di Villarreal sta avendo un’eco a livello internazionale che non è destinato ad arrestarsi. La lotta al razzismo è tornata ad essere un argomento di strettissima attualità e il mondo del calcio vuole ergersi in prima linea, come dimostra la campagna lanciata sui social network in queste ultime ore dal connazionale di Dani Alves e compagno di squadra al Barcellona Neymar. Su Twitter, l’hashtag del momento è quello lanciato dall’asso blaugrana, #somostodosmacacos (siamo tutti scimmie), che posta anche una foto col figlio mentre mangia una banana, replicando il gesto in campo di Alves in risposta ai razzisti.
NON CI STA – Sempre su Instagram, Neymar si è epresso così sulla vicenda: “Banda di razzisti”. E ancora: “E’ una vergogna che nel 2014 esista ancora questo preconcetto”. Dani Alves, l’uomo che aveva provocatoriamente mangiato la banana caduta dagli spalti e che sta raccogliendo consensi in tutto il mondo, ha commentato l’episodio con i giornalisti nel dopo gara: “Il razzismo è un problema che c’è da tempo in Spagna. Sono da 11 anni in questo paese e non è cambiato nulla. Bisogna ridere di questi ritardati”. In Brasile, ha avuto grandissima eco il gesto del giocatore sudamericano. Il sito Globoesporte ha scritto un vero e proprio manifesto: “Siamo tutti Dani Alves”. Nell’articolo, poi, si legge: “In Brasile nessuno è bianco. L’intolleranza ci danneggia più della corruzione”. Tantissime le star brasiliane che hanno risposto all’invito di Neymar, pubblicando sui social network le loro fotografie. Anche l’attaccante del Brasile, Fred ha voluto appoggiare l’iniziativa: “Il razzismo è un male che macchia lo sport e la società in generale”.
(x.j.). Calciomercato.com si schiera al fianco di Neymar, Dani Alves e tutti coloro che si battono contro la feccia dei razzisti che ammorba il calcio. Il gesto del campione del Barcellona sta suscitando in queste ore un’eco mondiale. Ha ragione Dani Alves: non c’è modo migliore per prendere a calci questi cialtroni che riderne. Chi vuole, può farlo anche sui profili twitter e facebook di calciomercato.com. No al razzismo. Sempre. Dovunque.