Agnelli: Pogba e Vidal restano alla Juve

E su Moggi ha detto: lo perdono, per Calciopoli dovevano pagare anche altri.

Agnelli: Pogba e Vidal restano alla Juve
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21 Novembre 2014 - 19.22


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Il presidente della Juventus Andrea Agnelli, nel corso di un intervento alla Triennale di Milano, ha parlato della situazione del calcio italiano e quella della sua società. Ecco le dichiarazioni principali riportate da tuttosport.com: “La Premier League è un modello straordinario, la Liga un’anomalia. L’Italia è in difficoltà, ma ci sono opportunità. Oggi la Serie A non è una destinazione finale, ma una lega di transito. Mi piacerebbe che in futuro le italiane performassero meglio in Europa League”. Sugli stadi di proprietà: “Una realtà piccola, ma anche una piccola eccellenza, è il Sassuolo. E pure l’Udinese fa bene”.

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La foto nella memoria: “Il mio primo ricordo calcistico è a Villar Perosa nell’82, un pranzo con la squadra, vicino a Paolo Rossi. Del Piero? Non so se tornerà. Lo scorso anno si diceva che sarebbero andati via sia Vidal sia Pogba e invece sono qui da noi. La volontà nostra è quella di costruire una squadra nella quale Pogba e Vidal siano importanti. Due anni fa nessuno conosceva Pogba e adesso abbiamo preso Coman che sta facendo bene”.

Andrea Agnelli annuncia anche supertelecamera allo J.Stadium contro i violenti. E su Calciopoli: “In una cerchia di 20 società c’era un modo di comportarsi che è emerso dagli atti. Lo juventino non può essere l’unico a pagare se tutti si sono comportati allo stesso modo. “Se sono stato l’unico a sbagliare è giusto pagare” deve pensare lo juventino. Ma chi si è comportato allo stesso modo, non può uscire con uno scudetto in tasca. Non ci si può dimenticare di questo. A Napoli ci sono due procedimenti penali che stanno arrivando alla fine e le carte dei tribunali danno l’idea di quello che si può fare. Poi ci saranno la Cassazione, etc… A quel punto potremo prendere una prima decisione definitiva su cosa fare in base all’iter processuale. Non ha senso parlare di prescrizione se emergono fatti nuovi. In quella stanza ci sono 20 società, non 7 miliardi. Moggi? Rappresenta una parte bella e importante della nostra storia. Siamo il paese del cattolicesimo e possiamo anche perdonare la gente”.

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