I soldi sì, ma depredarlo della sua storia no. Così l’ex pilota di Formula Uno brasiliano Emerson Fittipaldi, sommerso dai debiti con le banche si è visto sospendere dai giudici di San Paolo il pignoramento della collezione di auto, tra cui la McLaren con cui vinse il suo secondo titolo in F1 nel 1974, dei trofei, delle medaglie e della collezione di opere d’arte dell’ex campione di origine italiana, oggi 69enne.
”Le auto sono un patrimonio del popolo brasiliano e spero possano tornare nel Museo Fittipaldi di San Paolo”, ha detto l’avvocato dell’ex pilota, Carlos Eluf.
Il pignoramento dei beni di Fittipaldi era stato deciso in seguito alla denuncia della Banca Abc, che ha citato in giudizio l’ex pilota per un prestito mai restituito di 393 mila reais (poco piu’ di 100 mila di euro). La lista dei creditori di Fittipaldi è lunga: le denunce già presentate nei suoi confronti per insolvenza sono una sessantina, tra banche pubbliche, private, enti pubblici, imprenditori e perfino un benzinaio. Secondo il tribunale, i debiti dell’ex pilota ammontano a 27 milioni di reais (circa 7,4 milioni di euro).
Il tribunale salva Fittipaldi: non sarà pignorata l'auto con cui vinse il mondiale
L'ex campione di F1 è sommerso di debili, ma il giudice non fa toccare la sua McLaren
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19 Luglio 2016 - 22.41
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