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Una vera e propria ingiustizia sportiva di quelle che, purtroppo, non raramente capitano alle olimpiadi.
“Quando la slovena Trstenjak mi ha colpito alle gambe ho pensato è fatta, ho vinto con la numero uno al mondo: ma la squalifica non è arrivata. Ora non riesco a smettere di piangere”.
Sono lacrime incontrollabili quelle di Edwige Gwend, azzurra del judo, dopo la sconfitta con la favorita all’oro nei 63 kg: le ha tenuto testa alimentando i suoi sogni di podio ma ha perso ai punti, inutile la richiesta di prova tv del team azzurro.
Gwend ha lasciato in lacrime il tatami, il pianto si è interrotto solo dopo 3 ore dall’incontro.