Sulla storia del partecipare all’iniziativa simbolo della lotta contro il razzismo (inginocchiarsi) la nazionale non ha fatto esattamente una bella figura.
In più una gaffe è diventata virale: ‘nazismo’ al posto di ‘razzismo’. Il lapsus è stato del capitano dell’Italia, Giorgio Chiellini che a pochi minuti dal fischio d’inizio del match con l’Austra, vinto dagli azzurri per 2-1, ha spiegato ai microfoni della Rai la scelta della squadra di non inginocchiarsi.
“Oggi credo che non ci sia nessuna richiesta. Quando capiterà qualche richiesta da altre squadre ci inginocchieremo per senso di sensibilità verso l’altra squadra. Cercheremo di combattere il nazismo con le iniziative della Federazione”, ha aggiunto, “confondendo” nazismo con razzismo.
La gaffe è subito diventata trend sui social, dove si sono scatenati i commenti ironici. “È il 1944 e Giorgio Chiellini si è unito alla Resistenza Italiana. Va tutto bene”, ha scritto un utente.
“Chiellini ha già rivendicato la vittoria contro gli austriaci in memoria delle 5 giornate di Milano?”, si legge in un altro commento.
E un altro scrive: “Per sconfiggere il nazismo faranno giocare la finale in Normandia”. “Chiellini: pronto ad inginocchiarmi contro i Naziskin”, scrive poi un utente paragonando la gaffe del calciatore a quella fatta da Orietta Berti, che aveva detto: “Non mi dispiacerebbe fare un duetto con Madame, come con Ermal Metal, ma anche con i Naziskin”.
Resta la lotta al razzismo che si fa anche attraverso simboli chiari. E gli azzurri hanno evitato.
Tra tanti commenti ironici anche il veleno di molti sovranisti che – nonostante l’evidenza internazionale del problema del razzismo – hanno detto che il vero razzismo è contro i bianchi. Altri non hanno condiviso il richiamo al nazismo. Visto che da quelle parti gli ammiratori di Hitler non mancano.
Se non ci fosse stato #Chiellini
a fermare Steiner…chissà come sarebbe finita. #nazismo pic.twitter.com/44fCqHsTOs— Mr Pessimist (@CinesinBambu) June 27, 2021