Un’accoglienza da brividi per un oro olimpico che inorgoglisce la Sardegna.
Allo stadio a Tokyo per festeggiarlo non c’era nessuno perché le Olimpiadi di quest’anno erano senza pubblico. E invece in aeroporto a Cagliari c’era mezza Oristano.
Tutti per Lorenzo Patta, mamma, papà e tanti amici e compagni di fatiche dell’Atletica Oristano.
Tifo da stadio: un’ora prima che l’aereo da Fiumicino atterrasse in pista erano già lì a intonare cori pronti a sommergere di abbracci il vincitore, insieme a Jacobs, Tortu e Desalu, della medaglia d’oro della staffetta 4×100.
“Una grande emozione- ha detto in un attimo di tregua tra una manifestazione di affetto e l’altra- vedere tutti gli amici qui è stato bellissimo. Una vittoria dedicata alla famiglia, all’allenatore e alle popolazioni sarde colpite dai roghi”.
Ad attenderlo anche la mamma Serenella, il papà Mario e la sorella Alessia.
Sul volo di ritorno da Tokyo, via Roma, anche Dalia Kaddari, la velocista di Quartu arrivata in semifinale alle ultime Olimpiadi. Cori, fiori e foto anche per lei.Il velocist