Il difensorone del Napoli non è rimasto ad ascoltare come se nulla fosse gli insulti di alcuni tifosi viola, daltronde come è abituato a fare dentro al campo.
A fine partita Kalidou Koulibaly si è avvicinato alla curva dello stadio Franchi in cui c’erano i tifosi della Fiorentina ed ha puntato il dito verso chi lo aveva insultato per tutti i 90′.
“Scimmia di merda. Mi hanno chiamato così”, ha detto il difensore partenopeo e poi ha condannato in modo netto l’episodio: “Questi soggetti – scrive il difensore del Napoli su Instagram – non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre”.
Le scuse di Nardella
“Victor, Andre’-Frank, Kalidou: a nome di #Firenze vi chiedo scusa. Chi ieri ha offeso i calciatori del @sscnapoli allo stadio non rappresenta la citta’ e non rappresenta la @acffiorentina che ha subito preso le distanze. Negli stadi non c’e’ posto per l’ignoranza e la stupidita’”.
Lo ha scritto su Twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Il razzismo non vive a Firenze”, ha scritto ancora il primo cittadino.
Il calcio segue i valori dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, valori che poco hanno a che fare con questo tipo di atteggiamenti – ha aggiunto Calcagno – Purtroppo non e’ la prima volta che succede nei nostri stadi e probabilmente non sara’ l’ultima, ma noi abbiamo il compito di non sottovalutare questi comportamenti e continuare a contrastarli con tutta la nostra forza”.
“Ci vuole un impegno comune delle istituzioni sportive e di quelle politiche per reprimere – conclude il presidente dell’Aic – ma anche per educare con progetti che partano dalle scuole. Insieme a tutti i calciatori e le calciatrici associati e associate siamo pronti a fare la nostra parte per dire basta al razzismo”.
Koulibaly: "Al Franchi mi hanno chiamato scimmia di m...". E arrivano le scuse del sindaco di Firenze
Il calciatore torna sull'episodio di razzismo durante Fiorentina-Napoli, al quale aveva gia' reagito nell'immediato, dal campo.
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4 Ottobre 2021 - 12.13
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