Nella prima parte di gara la Lazio, in fase di non possesso, resta stretta e corta, e per il Milan è complicato trovare spazio. Interessante il confronto fisico tra Milinkovic e Kessie, col rossonero che in pratica annulla il serbo, costretto a giocare quasi sempre spalle alla porta, tallonato dall’ivoriano. Cataldi si occupa di Diaz, e Basic e Tonali si confrontano con grande attenzione.
La retroguardia biancoceleste gioca alta e, in occasione dell’1-0 di Leao, Hysaj tiene in gioco l’attaccante rossonero, che brucia nello scatto Luiz Felipe, e batte Reina in diagonale. La squadra di Pioli quando offende prova a mettere palla alle spalle della difesa in linea della Lazio, attaccando con velocità la profondità. Dopo l’1-0 la squadra di Sarri perde le misure. Sul 2-0 altra sbavatura, stavolta di Basic, che sbaglia il passaggio, consentendo a Diaz di partire in velocità con la Lazio presa in contropiede: Giroud mette dentro un cross di Leao, letteralmente incontenibile sulla sinistra. La Lazio abbassa la guardia e Giroud fa 3-0, insaccando un traversone rasoterra di Theo.
Diaz tra le linee gode di troppa libertà, Leao e Theo a sinistra giganteggiano. I biancocelesti in avanti si fanno vedere pochissimo nella prima frazione, non riuscendo mai a riempire l’area rossonera per creare pericoli. La Lazio effettua tentativi soprattutto a destra, con Felipe Anderson che va a corrente alternata. Con Luis Alberto in panca e Milinkovic francobollato da Kessie, manca la qualità nella manovra laziale: poco palleggio, nessun rifornimento per Immobile, servito solo con il lancio lungo. Nella ripresa la Lazio mette dentro, tra gli altri, Pedro e Luis Alberto: La squadra di Sarri prende l’iniziativa senza combinare nulla di buono. Nel finale Kessie arrotonda il punteggio.