Fine dell’illusione sulla possibile partecipazione dell’Italia ai Mondiali di Qatar 2022 e un ripescaggio in extremis. La Commissione disciplinare della Fifa ha deciso di archiviare il procedimento contro la FEF (la Federazione ecuadoriana) in merito alla potenziale ineleggibilità di Byron Castillo. Le motivazioni dell’archiviazione non sono ancora note, ma la Federazione internazionale non ha accolto le richieste del Cile, che chiedeva la vittoria a tavolino nelle gare di qualificazione in cui Castillo era sceso in campo e, come conseguenza, il diritto di partecipare alla prossima Coppa del Mondo.
Gli avvocati della Federazione cilena hanno sempre sostenuto la tesi della falsificazione dei documenti di nascita del calciatore: secondo i legali della Roja, infatti, Castillo sarebbe nato a Tumaco, in Colombia, nel 1995 e non a Playas, in Ecuador, nel 1998. Ora c’è attesa per capire a quale conclusione sia invece giunta la Fifa.
Il comunicato della Fifa
“La Commissione Disciplinare FIFA ha preso la sua decisione in relazione alla potenziale ineleggibilità del giocatore Byron David Castillo Segura in merito alla sua partecipazione a otto partite di qualificazione della squadra nazionale della Federcalcio ecuadoriana (FEF) alla competizione preliminare del Mondiale FIFA Coppa Qatar 2022™.
Dopo aver analizzato le argomentazioni di tutte le parti interessate e considerato tutti gli elementi portati dinanzi ad essa, la Commissione Disciplinare FIFA ha deciso di archiviare il procedimento avviato contro la FEF.
Le conclusioni della commissione disciplinare sono state comunicate in data odierna alle parti interessate. In accordo con le disposizioni in materia del Codice Disciplinare FIFA, le parti hanno dieci giorni di tempo per richiedere una decisione motivata, che, se richiesta, sarebbe successivamente pubblicata su legal.fifa.com. La presente decisione resta oggetto di ricorso dinanzi al Comitato d’Appello della FIFA”.
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