Un risarcimento alla memoria: il leggendario Jim Thorpe è stato reintegrato come l’unico vincitore delle gare di pentathlon e del decathlon alle Olimpiadi del 1912 a Stoccolma. La decisione arriva quasi 110 anni dopo che l’atleta americano venne privato di quelle medaglie d’oro per aver violato le rigide regole del dilettantismo dell’epoca.
Il Comitato Olimpico Internazionale prevedeva di annunciare la sua decisione nel 110° anniversario della vittoria di Thorpe nel decathlon, quando venne proclamato dall’allora re Gustavo V di Svezia come «il più grande atleta del mondo».
Thorpe era un nativo americano, gli furono tolte le medaglie mesi dopo le Olimpiadi quando si scoprì che era stato pagato per giocare nelle leghe minori di baseball per due estati. Thorpe per alcuni rimane il più grande atleta a tutto tondo di sempre, è stato votato come atleta della prima metà del `900 in un sondaggio dell’Associated Press nel 1950.
Nel 1982, 29 anni dopo la morte di Thorpe, il Cio assegnò due medaglie d’oro alla sua famiglia ma i suoi record olimpici non furono ripristinati, né il suo status di medaglia d’oro dei due eventi.
Due anni fa, una petizione promossa dall’associazione Bright Path Strong chiedeva di dichiarare Thorpe come vincitore unico del pentathlon e del decathlon nel 1912. Il Cio lo aveva infatti indicato come co-campione nel libro dei record ufficiale.
«Accogliamo con favore il fatto che, grazie al grande impegno di Bright Path Strong, si possa trovare una soluzione», ha affermato il presidente del Cio Thomas Bach in una dichiarazione nell’ambito dell’annuncio di venerdì. «Questa è una situazione davvero eccezionale e unica, che è stata affrontata con uno straordinario gesto di fair play da parte dei Comitati Olimpici Nazionali interessati», ha aggiunto. Anche World Athletics, l’organo di governo dell’atletica leggera, ha accettato di modificare i suoi record, ha affermato il Cio.