Elena Vallortigara ha conquistato la medaglia di bronzo nella finale iridata dell’alto ai mondiali di Eugene. L’azzurra è perfetta fino ai due metri, poi a 2,02 inanella i tre rossi che la portano al bronzo. Il suo volo a due metri esatti per qualche istante è addirittura d`oro, poi i salti dell`australiana Eleanor Patterson (oro) e dell`ucraina Yaroslava Mahuchikh (argento) a 2,02 la riportano sul terzo gradino del podio. Italia di nuovo sul podio dell’alto undici anni dopo il bronzo di Antonietta Di Martino a Daegu 2011.
“Questa medaglia pesa davvero tanto. L’ho desiderata, sognata, ne ho avuto paura, per tanto tempo. Dopo la delusione di Tokyo volevo scrivere un altro finale: ho trent’anni, quasi trentuno, non farò tante altre stagioni nell’atletica ma ho promesso a me stessa che questo obiettivo della medaglia mondiale l’avrei raggiunto”
“Sicuramente è una medaglia che vale una carriera, e spero non sia l’unica. Penso di aver aperto un altro mondo a me stessa con questa manifestazione, sono veramente felice e orgogliosa di me, del mio allenatore Stefano Giardi, del nostro lavoro, di tutto quello che è stato fatto per arrivare fin qui. Farlo adesso, dopo tutto questo tempo, è veramente bello”.
“Quando ho saltato 2,00 al primo tentativo ho pensato che potesse davvero succedere qualcosa di meraviglioso. Ho sognato anche un altro colore per questa medaglia, ho pensato che non fosse così difficile. In realtà in tutta questa gara ho pensato che le misure non fossero così difficili: mi sentivo forte, in grado di saltare alto. Mi è dispiaciuto per i tentativi a 2,02, non so bene cosa sia successo, poi ne parlerò con il mio allenatore perché oggi sentivo che avrei potuto anche saltare il record italiano, però direi che posso essere contenta”.