Per i rave 6 anni di galera e carezze agli ultras: per i fatti di San Siro solo 4 daspo

La questura vieta striscioni e megafono per la partita contro il Bologna e 4 ultras allontanati. IL che significa lasciare a questi gruppi il controllo del territorio

Per i rave 6 anni di galera e carezze agli ultras: per i fatti di San Siro solo 4 daspo
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4 Novembre 2022 - 16.54


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Lo sapevamo in anticipo: mentre si invocano 6 anni di prigione per chi organizza un rave e guai seri a chi partecipa verso gli ultras – gran parte di estrema destra ma non solo – il pugno di ferro diventa guanto di velluto e ci sono provvedimenti ridicoli.

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Stop al tifo in Curva Nord per la partita con il Bologna. Dopo i quattro Daspo per gli ultras nerazzurri che alla notizia dell’omicidio dello storico capo della curva dell’Inter, Vittorio Boiocchi hanno costretto parte degli spettatori a lasciare il secondo anello verde dello stadio, la Questura di Milano decide per il divieto di “accesso ed esposizione di striscioni, bandiere, megafoni e tamburi nella Nord”. La decisione è stata presa dal Gruppo operativo di sicurezza della Questura, anche su indicazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sui fatti di sabato scorso a San Siro la Procura di Milano ha anche aperto un fascicolo conoscitivo. 

Un provvedimento arrivato dopo un weekend di alta tensione con l’omicidio del capo della Curva Nord, ucciso sotto casa sua un’ora prima di Inter-Sampdoria, e lo svuotamento del settore alla fine del primo tempo, quando gli ultrà hanno costretto diversi tifosi ad abbandonare il secondo anello verde “in segno di lutto”. 

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I Daspo – È quanto ha stabilito la Questura di Milano nei confronti dei supporter nerazzurri che lo scorso 29 ottobre, nel corso della partita FC Inter-Sampdoria UC, dopo aver appreso la notizia dell’agguato mortale allo storico capo ultras della Curva Nord, hanno costretto parte degli spettatori a lasciare il secondo anello dello stadio. L’evento ha avuto un’ampia diffusione sui social network dove alcuni tifosi hanno descritto gli atti intimidatori e violenti subiti, sottolineando il clima di paura venutosi a creare, anche per la presenza di donne e bambini. Tra questi, un 52enne residente in provincia di Varese, pregiudicato e già destinatario di precedente Daspo, per il quale è stato emesso un Daspo di 5 anni; un 31enne milanese già indagato dalla Questura di Napoli per il possesso di artifizi pirotecnici utilizzati durante l’incontro Napoli-Inter e un 18enne milanese che, mentre esortava in modo deciso i tifosi a lasciare il settore, ne ha strattonato e spinto uno fino a farlo cadere a terra per i quali sono stati emessi due Daspo di 2 anni e un 22enne incensurato cui è stato comminato un Daspo di 1 anno. 

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