Arianna Fontana potrebbe gareggiare per gli Usa: l'ex allenatore apre all'ipotesi

Arianna Fontana, la campionessa dello short track e la più grande atleta olimpica della storia italiana con 11 medaglie, potrebbe clamorosamente lasciare l’Italia e gareggiare per gli Stati Uniti.

Arianna Fontana potrebbe gareggiare per gli Usa: l'ex allenatore apre all'ipotesi
Arianna Fontana
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26 Gennaio 2023 - 15.34


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Arianna Fontana, la campionessa dello short track e la più grande atleta olimpica della storia italiana con 11 medaglie, potrebbe clamorosamente lasciare l’Italia e gareggiare per gli Stati Uniti. Dopo le tante polemiche dello scorso anno, quando denunciò episodi di discriminazione da parte dei suoi compagni e della stessa federazione, la campionessa potrebbe quindi decidere per un clamoroso cambio di nazionalità.

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«Niente di nuovo sotto il sole ma, considerando quello che ha dichiarato, l’ipotesi che Arianna Fontana vada a gareggiare per gli Stati Uniti è abbastanza reale» ha dichiarato all’Agi Stelio Conti, il suo primo allenatore.  «Ricordo che quest’anno lei ha fatto come quattro anni fa. Ha detto di essersi presa un anno sabbatico. Secondo me sta alla finestra, se cambierà qualcosa ritornerà con l’Italia in caso contrario avrebbe l’opportunità di cambiare nazionalità perché basta un anno senza gareggiare, essendo lei sposata».

Il tecnico ha citato il caso dei «fratelli cinesi (Shaoang Liu e Shaolin Sandor Liu, ndr) che, dopo aver vinto con l’Ungheria, sono fermi e ritorneranno con la Cina per seguire la loro allenatrice che è cinese. Arianna l’ho portata io alle Olimpiadi di Torino 2006, non aveva nemmeno 16 anni», ha rievocato Conti. 

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«So che lei aveva già dei problemi ai Giochi di Vancouver 2010, era entrata in contrasto con qualche atleta di Bormio e da quel momento il movimento di Bormio (il più importante in Italia nello short track) è molto arrabbiato con Arianna», ha riferito il tecnico lombardo. 

«Dopo PyeongChang 2018 lei si era risentita perché richiedeva l’ingresso del marito nello staff federale ma la federazione non lo vuole», ha aggiunto, «è noto il fatto che il marito sia stato allontanato dalla pista di Budapest quando si erano allenati per un periodo». 

Parlando di una possibile soluzione `pacifica´, Conti ha osservato che «se la federazione creerà uno staff privato per Arianna, come è il caso della Goggia nello sci, permettendole di allenarsi solo con il marito, allora credo non ci saranno problemi». C’è però un problema: «Come farà poi ad allenarsi per la staffetta considerando che ci saranno anche le altre atlete?», si è chiesto Conti.

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