Jankto e il coming out: "Finalmente sono libero, il mondo del calcio è abbastanza omofobo"

Jakub Jankto, calciatore ceco del Getafe, ex di Sampdoria e Udinese, la scorsa settimana ha fatto comingout. In un'intervista a Le Iene le sue sensazioni. Ecco alcune anticipazioni.

Jankto e il coming out: "Finalmente sono libero, il mondo del calcio è abbastanza omofobo"
Jakub Jankto
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21 Febbraio 2023 - 11.39


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Jakub Jankto, ex calciatore di Sampdoria e Udinese e attualmente in prestito al Getafe dallo Sparta Praga, la settimana scorsa ha fatto coming out dichiarando al mondo la sua omosessualità. Il calciatore ceco ne ha parlato con “Le Iene”, in un’intervista che andrà in onda questa sera. 

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 «La decisione, dopo 27 anni, è abbastanza importante e sono felicissimo. Per alcuni è una rivoluzione, per me è una cosa assolutamente normale», dice riferendosi alla scelta fatta nei giorni scorsi. «I tifosi mi hanno applaudito nella prima partita dopo il coming out, quindi le sensazioni sono top – prosegue Jankto -. Ho postato su Instagram che, dopo tanto tempo, avevo giocato con il sorriso. Puoi vincere, fare tripletta, puoi fare gol però con il sorriso». Sa che non sarà sempre facile e che in alcuni stadi gli applausi potrebbero diventare fischi o insulti. «Soprattutto quando giochi fuori casa alcuni ti vengono a dire certe parolacce, gli ultras sono così». 

«Dopo 26 anni con quella barriera non puoi vivere come vuoi e dopo quel coming out mi sento veramente libero ed è straordinario. Tanta gente ha paura di mettere `fuori´ quella cosa, scelta come la mia possono aiutare», Jankto ha un figlio e con la sua decisione pensa di «proteggere anche mia moglie, poi per quello che fanno gli altri non posso fare tanto. Mio figlio ora ha 3 anni e mezzo e spero che quando ne avrà 7/8 ci sarà più libertà». 

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L’inviato de «Le Iene» rivela di essere stato in tanti centri di allenamento delle principali squadre, chiedendo ai calciatori cosa pensassero del coming out di Jankto. «Moltissimi di loro non si sono fermati, sono andati via e ci hanno un po’ evitati. Pensi che il mondo del calcio sia omofobo?» è la domanda del giornalista. «Sicuramente un po’ sì perché se sono io il primo calciatore a fare coming out è così». In realtà un anno e mezzo era stato l’australiano Josh Cavallo il primo calciatore professionista a fare coming out. 

Jankto ha ricevuto tanta solidarietà, ma c’è chi considera un rischio la sua presa di posizione, ritenendo che in una squadra di calcio, dove si condivide un’intimità, un coming out potrebbe rivelarsi un boomerang. «Speriamo non sia così, non voglio neanche pensare sia così. Ci ho messo la faccia e lo farò sempre», dice il centrocampista che reputa certe «parolacce un po’ eccessive, come ha detto Claudio Ranieri, siamo tutti una famiglia».

L’inviato e «Le Iene» legge anche quanto scritto da un quotidiano «Jankto arriva a fine carriera e si ricorda che è gay. Entra nella storia non per i successi sportivi ma perché è il primo calciatore importante a rivelare l’omosessualità». «Io ho fatto una grande carriera e ne farò, non voglio considerare queste cose perché è totalmente inutile. Io mi auguro che diventi una cosa normale, un messaggio positivo», ha concluso Jakub Jankto, giocatore che vanta 45 presenze e 9 reti nella nazionale della Repubblica Ceca.

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