Juventus in semifinale di Europa League: le pagelle

La madama bianconera torna a giocare una semifinale europea a distanza di 6 anni dall’ultima volta, buttando fuori i portoghesi con un complessivo 2 a 1 (1 a 0 all’andata e 1 a 1 al ritorno). In semifinale troverà il Sevilla.

Juventus in semifinale di Europa League: le pagelle
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21 Aprile 2023 - 17.20 Globalsport


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di Alessandro Manca

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Forte della vittoria maturata per 1 a 0 all’andata, la squadra di Allegri è scesa in campo a Lisbona con un atteggiamento attendista e pronto a sfruttare ogni errore degli avversari, quest’ultimi costretti a rincorrere per recuperare il gol di svantaggio.

Quando devi gestire il vantaggio per 90’ minuti, da tifoso pensi: “speriamo di segnare nei primi minuti, così aumenta il vantaggio e siamo ancora più tranquilli”. Ed è proprio quello che accade: al minuto numero 9, Rabiot raccoglie un pallone al centro dell’area di rigore e, alla prima occasione utile, lo deposita in rete.
Ma la tranquillità raggiunta è solo apparenza:
Dopo un timido tentativo da fuori area da parte di Coates, al 19’ i padroni di casa prima prendono una traversa, poi guadagnano un rigore per un’ingenuità di Rabiot: 1 a 1 e i gol di scarto ritornano ad essere soltanto uno. Tutto da rifare per la squadra di Allegri.
Questa rete dà manforte allo Sporting che schiaccia la Juve nella propria metà campo, impendendole di uscire e creando molte occasioni insidiose, come il colpo di testa di Ugarte a 10’ minuti dal termine del primo tempo, che spaventa non poco i bianconeri.
Il primo tempo si conclude con una leggera reazione dei bianconeri che riesce ad uscire dalla propria metà campo ma non si rende quasi mai pericolosa.

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Nei secondi 45’, gli uomini di Max partono con un piglio diverso e creano due occasioni molto pericolose: prima Vlahovic che ad inizio ripresa, a porta vuota non riesce a spingere di testa, su assist di Cuadrado, una palla facile a pochi metri dalla porta sguarnita , poi è sempre lui che al 68’ appoggia una buona palla a Chiesa ma impatta male il pallone e spedisce alto.
Poi però lo Sporting scende in campo e la Juve inizia a tremare:
Al 75’, Esgaio non approfitta di un errore insolito di Danilo e uno contro uno col portiere spedisce alto non di molto. Passano 12’ e al minuto 87, un’altra clamorosa occasione per lo Sporting, con protagonista Coates che riceve un bel pallone all’interno dell’area di rigore ma lo spedisce alle stelle.
Due minuti dopo, si registra un’altra incredibile occasione con Alex Sandro che spazza una palla vagante vicino alla linea di porta, piazzata da Pedro Goncalves in anticipo sull’estremo difensore polacco.
Vicino al 90’ lo Sporting ha un’ultima occasione con Edwards che spara alto da un’ottima posizione.

La Juve quindi supera lo scoglio Sporting Lisbona e si giocherà l’accesso alla finale di Budapest in 180’ con il Sevilla, reduce dalla vittoria schiacciante per 3 a 0 contro gli inglesi del Manchester United.

PAGELLE JUVENTUS
Szczesny 6,5: chiamato poche volte in causa, risponde sempre presente.

Danilo 6:
autore di due errori clamorosi e soprattutto insoliti per uno come lui, ma rimane sempre il solito Totem in difesa.

Bremer 6,5:
si comporta molto bene come al solito, sino al suo infortunio. Speriamo non sia nulla di grave, perché in caso sarebbe una grave assenza per il doppio scontro con il Sevilla. (dal 73’ Gatti 6: non si vede molto se non per il fallo in attacco che gli costa un cartellino giallo, ma fortunatamente non era diffidato).

Alex Sandro 6,5:
ottima prestazione sia in fase offensiva che in fase difensiva, si conferma un difensore ritrovato. Salva un pallone vicino alla linea. MVP

Cuadrado 6,5;
si sgancia bene e si rivela molto pericoloso per la retroguardia portoghese. Suo il cross per l’occasione più pericolosa per la Juve, fallita dal numero 9 juventino.

Rabiot 6,5:
imprescendibile come sempre, segna il gol dell’illusoria tranquillità. Commette però un’ingenuità clamorosa che regala un rigore agli avversari.

Locatelli 6:
partita di contegno per lui, né più e né meno.

Miretti 6:
non si vede molto nella manovra bianconera, tranne per un paio di azioni in cui gestisce bene la palla. (dal 72’ Pogba 6: entra e dai suoi piedi nasce un contropiede potenzialmente pericoloso, ma gestito abbastanza male da Cuadrado)

Chiesa 6:
qualche strappo buono sulla fascia, ma si vede che ha ancora bisogno di tempo per ritornare ad essere il giocatore di prima. (dal 77’ Kostic 5,5: ha toccato solo un pallone, sbagliando il cross e dando via al contropiede portoghese, fortunatamente sciupato).

Di Maria 6,5:
dai suoi piedi nascono degli spunti interessanti, molte volte sembra che danzi su quel pallone.

Vlahovic 5,5:
si muove bene ma spreca un’occasione clamorosa a porta vuota, a un metro dalla porta. Il Dusan che conosciamo sembra ancora molto lontano. (dal 71’ Milik S.V: non ha mai toccato palla).

Allegri 6: è sempre la solita storia: la Juve vince ma non convince. Il suo gioco ha sempre diviso in due la tifoseria bianconera, ma mai come quest’anno. Oggi concede poco ma crea altrettanto, e i giocatori commettono ancora un sacco di errori facilmente evitabili.

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TABELLINO

Sporting CP (3-4-3) – Adan; Diomande, Coates, Inacio (dal 81’ Matheus Reis); Esgaio, Morita, Goncalves, Ugarte; Edwards, Nuno Santos (Dal 87’ Arthur), Trincao (dal 81’ Chermiti). All: Amorim.

Juventus (3-5-2) – Szczesny; Danilo, Bremer (dal 73’ Gatti), Alex Sandro; Cuadrado, Rabiot, Locatelli, Miretti (dal 72’ Pogba), Chiesa (dal 77’ Kostic); Di Maria, Vlahovic (dal 71’ Milik). All. Allegri.

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Marcatori: 9’ Rabiot, 20’ Edwards (R).

Ammoniti: 24’ Ugarte, 82’Gatti, 88’ Pogba, 90+2’ Edwards.

Espulsi: –

Arbitro: Letexier  F.

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