di Bernardo Fantechi
Ederson 6.5: distratto in più di un’occasione, non sembra esattamente la sua serata, peccato che gli attaccanti dell’inter lo abbiano centrato nelle situazioni più pericolose. Sul finale cala una parata da gran portiere che decide il match.
Akanji 6 : il terzino riadattato della squadra inglese soffre terribilmente in fase difensiva con un paio di amnesie che sarebbero potute costare care al City. Nell’unica sortita offensiva però trova con una grande imbucata Bernardo tra le linee in occasione della rete.
Stones 7.5 : impressionante partita del centrale inglese che tocca più palloni in area avversaria che nella propria. Regista in ogni zona del campo, esce con statistiche da trequartista più che da difensore. Dal 82′ Walker s.v.
Dias 7.5 : il centrale più forte del pianeta stasera si consacra nella partita più importante dimostrando una lucidità incredibile in ogni uno contro uno di stasera.
Aké 5.5 : impreciso in più di un frangente l’olandese soffre la fisicità di Dumfries per gran parte della partita.
Bernardo Silva 6.5 : ennesima partita impeccabile sia sul piano tecnico sia sul piano tattico del portoghese. Aiuta, ripiega, si butta dentro e costruisce la rete che decide il match
Rodri 8 : maestoso nel mezzo al campo. Metronomo, diga e decisivo con un destro di prima imparabile per Onana.
Gundogan 6 : partita di esperienza per il capitano all’ultima con la maglia citizens.
Grealish 6.5 : tecnica e piede da gran giocatore. Idee da giocatore fortissimo. Testa da giocatore normale.
De Bruyne 6 : talento sfortunato, alla seconda partecipazione ad una finale di Champions è costretto nuovamente alla resa nel corso del primo tempo per infortunio. Dal 35′ Phoden 5.5: ottimi movimenti del giovane inglese che in due occasioni però si mostra poco cattivo sia in fase conclusiva sia a rifinire.
Haaland 6 : il gigante norvegese oggi non si vede mai se non in uno strappo nel primo tempo in cui però non riesce a incrociare il mancino.
Guardiola 8 : il deus ex machina di una squadra che domina la stagione (come spesso succede) e riesce a non mollare sul finale. Lucido, accorto e estremamente innovativo torna a vincere la Champions e scaccia definitivamente quelle voci fastidiose che lo davano perdente lontano da Barcellona.