Trekking sotto la pioggia: consigli e strategie per affrontare le avversità climatiche

Chi è abituato a frequentare le nostre montagne, che siano Alpi o Appennini si imbatte nella pioggia e in particolare in quei temporali estivi che stupiscono sempre per forza e portata d’acqua. Questo però non ferma chi ama fare trekking. C’è comunque infatti il modo di affrontare le avversità climatiche, grazie all’abbigliamento tecnico adeguato e qualche consiglio.

Trekking sotto la pioggia: consigli e strategie per affrontare le avversità climatiche
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29 Giugno 2023 - 09.30


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Trekking sotto la pioggia: consigli e strategie per affrontare le avversità climatiche

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Chi è abituato a frequentare le nostre montagne, che siano Alpi o Appennini si imbatte nella pioggia e in particolare in quei temporali estivi che stupiscono sempre per forza e portata d’acqua. Questo però non ferma chi ama fare trekking. C’è comunque infatti il modo di affrontare le avversità climatiche, grazie all’abbigliamento tecnico adeguato e qualche consiglio.

Esistono capi waterproof studiati appositamente per evitare che il corpo si bagni. Il problema non è solo il fastidio che si prova con indumenti bagnati e calzini fradici ma lo stato di ipotermia a cui, ad alta quota, il corpo può rischiare di andare incontro.
Come è noto, con la pioggia le temperature possono abbassarsi anche in modo severo e la parte fondamentale del corpo da tenere all’asciutto sono i piedi. Affinché ciò sia realizzabile, pantaloni tecnici idrorepellenti ma soprattutto scarponi da trekking impermeabili sono tra gli indumenti fondamentali da portare con sé in montagna. Gli scarponi non solo permettono al piede di rimanere asciutto ma evitano anche possibili scivoloni grazie alla tacchettatura della suola che li rende molto aderenti al terreno. Se si pone il piede su rocce bagnate, poi, è facile perdere l’appoggio; ecco perché calzature adeguate fanno in modo che venga limitato quanto più possibile questo fenomeno. Se si transita in luoghi in cui è presente del fango agli scarponi possono essere aggiunte le ghette, molto utili a coprire la caviglia e per evitare che il fango e l’acqua possano penetrare da sopra. Oltre a scarpe e pantaloni, ci sono altri accorgimenti che rendono sicura e spensierata un’escursione.

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Cosa portare in caso di uscita giornaliera? La prima cosa è un cambio completo da lasciare in macchina e per completo si intende anche abbigliamento intimo. Molti portano con sé anche delle buste di plastica in cui riporre gli indumenti usati per non inumidire l’abitacolo della macchina una volta cambiati. Se il sentiero che si vuole affrontare è molto semplice e in piano, si può optare per un poncho al posto della giacca impermeabile. 

E se il trekking è di più giorni? Innanzitutto il cambio di vestiti va portato con sé all’interno dello zaino; un’accortezza aggiuntiva è quella di riporre gli indumenti di ricambio in buste di plastica in modo che siano sempre al riparo.

Quando si inizia un’escursione sotto la pioggia o sapendo già che il rischio è molto alto è bene scegliere l’itinerario pensando agli eventuali disagi e pericoli che si possono incontrare lungo il cammino. Per questo vanno evitati guadi e torrenti, come è opportuno, se necessario, cambiare percorso in caso si debbano affrontare forti pendenze con il maltempo. I sentieri in piano, apparentemente innocui, si rivelano ostici se si trasformano in acquitrini. A questi meglio preferire i boschi dove si è al riparo anche dalla pioggia e dove le radici degli alberi drenano il terreno. 

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Ultimo consiglio, ma il più importante di tutti: considerare sempre che nonostante l’attrezzatura e l’abbigliamento siano di grande qualità esistono delle condizioni per cui rinunciare sia la scelta più giusta. La prudenza è sempre la prima regola.

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