Sven Goran Eriksson, ex allenatore della Lazio campione d’Italia e della nazionale inglese, in un’intervista alla radio svedese P1 ha parlato della sua malattia e ha lasciato poche speranze.
«Mi resta un anno di vita. Nella peggiore delle ipotesi un po’ meno, nella migliore un po’ di più. Ho il cancro, il giorno prima di fare gli accertamenti avevo corso cinque chilometri. Ho scoperto tutto all’improvviso. Finché potrò lotterò ma è meglio non pensarci».
«Tutti avevano capito che non stavo bene, immaginavano fosse cancro e lo è. Devo lottare finché potrò. Nel migliore dei casi un anno o anche di più, nel peggiore anche meno. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavarne comunque qualcosa di buono da questa esperienza».
«Sono collassato improvvisamente mentre facevo una corsa di cinque chilometri, dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto in ictus e che avevo già un tumore. Non so da quanto tempo, forse un mese, forse un anno».
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