Leonardo Fabbri solo quinto: amaro lancio del peso

C’era attesa di una medaglia pregiata per il lanciatore toscano che invece finisce al quinto posto con la misura di 21,70. Giudici distratti e una pioggia improvvisa hanno sfavorito i suoi ultimi tentativi

Leonardo Fabbri solo quinto: amaro lancio del peso
Leonardo Fabbri
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3 Agosto 2024 - 22.58 Culture


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di Marcello Cecconi

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Nel giorno dell’oro di Marta Maggetti nel windsurf iQFOiL e il bronzo di Musetti nel singolare del tennis, risultati nelle corde di entrambi, c’era anche la grande attesa di una medaglia pregiatissima per Leonardo Fabbri, nel lancio del peso. Invece non va oltre il quinto posto e solo dopo la revisione della misura di 21,70, prima annullata e convalidata poi a gara ormai terminata.

Il toscano, campione europeo di lancio del peso, non trova una serata in linea con la sua fantastica stagione. Penalizzato da 4 nulli in uno stadio in cui la pioggia ha reso tutto più difficile. Leonardo Fabbri manca così clamorosamente l’appuntamento con il podio che tutti noi, compreso lui stesso, attendevamo in queste Olimpiadi di Parigi.

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La gara è iniziata male con un lancio apparso non lontano da 23 metri, ma che per il tocco leggero della pedana con il tallone, gli viene annullato. L’episodio innesta un certo nervosismo in Leonardo e il suo secondo tentativo di lancio non va oltre i 20,96 anche se gli assicura comunque un posto tra gli otto migliori.

Poi succede l’inimmaginabile con l’azzurro che fa un altro nullo alla terza prova, poi 21.70 alla quarta che lo fa salire al quinto posto momentaneo ma proprio quando comincia a piovere. Leonardo, come molti altri, perde l’aderenza sulla pedana e si trova con altri due nulli. Mentre si prepara per l’ultimo disperato tentativo di lancio gli viene comunicato l’annullamento a della sua precedente misura di 21.70. Fortunatamente dopo un nuovo controllo, ma solo dopo la conclusione della gara, la misura gli viene concessa buona e il quinto posto è definitivo.

Vince l’oro il primatista del mondo e grande favorito, lo statunitense Ryan Crouser, con la misura di 22.90, ma almeno il podio era alla portata del nostro atleta in quanto il secondo e terzo posto è stato attribuito con la misura di 22.15. Due identici lanci, dello statunitense Joe Kovacs e del giamaicano Rjindra Campbell con il primo che prende l’argento solo grazie alle altre misure degli altri suoi lanci.

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Ancora una volta abbiamo assistito a una gara olimpica importante con giudici apparsi inappropriati a prendere decisioni che la pioggia improvvisa richiedeva. L’unica loro preoccupazione è stata quella, in colpevole ritardo, di far asciugare la pedana bagnata e pericolosa.  Anche l’annullamento del suo miglior lancio, riconosciuto valido solo dopo la fine della gara, ha sicuramente condizionato i suoi ultimi due tentativi.

C’era un altro italiano in gara, Zane Weir, che di solito si allena con Fabbri e proviene da una stagione segnata dagli infortuni. Weir chiude la gara con un 20,24 che gli vale l’undicesima posizione.

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