Buon Natale con gli auguri del Papa rivolto a tutto il mondo non solo agli Stati e alla politica ma a tutti gli uomini dell’intera umanità di buona volontà. Secondo la grande apertura della Pacem in Terris e del nuovo cammino Conciliare tuttora in corso.
La violenza e le guerre ci sovrastano causando morte, feriti e stragi anche di bambini, persone deboli e inermi assassinati e uccisi senza pietà.
Solo per ragioni di potenza e di supremazia imperialistica che non rispetta nessun valore di umanità, magari gli stessi sottoscritti in dichiarazioni solenni e formali,che vengon o annullate con brutalità e tracotanza per, invece, criteri di potenza e di sopraffazione espansionistica e di potenza.
Gli stessi organismi come l’Onu e la stessa Unione Europea sono ulteriormente bloccati da regolamenti vecchi e contraddittori che rendono precari con regole fatte apposta, come il Veto o la regola dell’Unanimità veri meccanismi per impedire soluzioni rapide e interventi che potrebbero bloccare guerre e impedire ulteriori morti e ingiustizie.
Fermo: commosso, tenero e al tempo stesso accorato papa Francesco ribadisce di rivolgersi con tenerezza a tutte le donne e gli uomini della terra perché si impegnino per far crescere la pace e la libertà come nell’azione indispensabile per la salvezza del creato cioè dalla tutela dell’ambiente in ogni sua forma senza perdere altro tempo prezioso.
Si tratta insomma di impegnarsi a favorire in tutti i sensi una partecipazione dei cittadini: matura, consapevole e continuo.
Soltanto con questo impegno personale e solidale mostreremo di aver capito il significato del santo natale e di volerci impegnare secondo il messaggio del bambinello nato in una umile stalla e praticamente subito costretto a fuggire dalle ire di Erode.
Così anche i Re Magi che dopo avergli portato i done simbolici della Scienza e della cultura mutavano il perorso del ritorno in oriente per non farsi complici del piano del faraone che voleva assassinare il bambinello ancora nella culla.
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