L’eredità senza tempo di San Francesco: poesia, pace e fraternità per il mondo di oggi

L'eredità di San Francesco è enorme, e ha plasmato la nostra immaginazione. L'ha nutrita di ideali di pace, di fratellanza, di rapporto con l'ambiente in cui viviamo, la nostra casa comune

L’eredità senza tempo di San Francesco: poesia, pace e fraternità per il mondo di oggi
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padre Antonio Spadaro Modifica articolo

1 Dicembre 2024 - 23.14


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Intorno al 1224 Francesco d’Assisi, due anni prima della sua morte, componeva il suo celebre Cantico delle Creature. In occasione degli 800 anni dalla sua composizione si riunirà a Roma un gruppo di circa venti poeti dall’Italia e dal mondo per l’evento “Nel nome del Cantico”, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede in collaborazione con il Comitato Nazionale per le celebrazioni.

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L’eredità di San Francesco è enorme, e ha plasmato la nostra immaginazione. L’ha nutrita di ideali di pace, di fratellanza, di rapporto con l’ambiente in cui viviamo, la nostra casa comune: ideali che sembrano persi in questo tempo di fratture e divisioni.


Ma perché celebrarlo con i poeti? Perché Francesco ha alimentato la poesia fornendo ispirazione ad artisti di ogni epoca e di ogni tradizione. Dobbiamo recuperare il sentimento del mondo. «Et ellu è bellu», diceva Francesco del sole, ma anche del fuoco e delle stelle. Ma è lo stesso sentimento che lo guida non solo alla custodia del creato, ma anche della fraternità. Il suo incontro con il Sultano Malik al-Kamil nel corso della V crociata lo ha reso un’icona di pace e di diplomazia tra gli opposti, nel desiderio di una fratellanza radicale.

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Papa Francesco ha raccolto la sua eredità in due sue encicliche: la “Laudato si’”e la “Fratelli tutti” che devono il loro nome a espressioni francescane. Ecco che cosa dobbiamo recuperare di ciò che sembra essere andato perso nei nostri anni: la cura per la casa comune e il senso di fratellanza che ci rende responsabili gli uni degli altri. «Tutto è connesso», scrive papa Francesco. Abbiamo bisogno di voci che esprimano il dramma e che sappiano ancora cantare e lodare. Ecco perché ricordare san Francesco in poesia: perché – come ha scritto il Papa che porta il suo nome – forse

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