La Chiesa inglese con gli indignati

L'Arcivescovo di Canterbury Williams rilancia: per fronteggiare la crisi bisogna tassare le transazioni finanziarie.

La Chiesa inglese con gli indignati
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redazione Modifica articolo

2 Novembre 2011 - 09.56


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La più alta autorità della Chiesa anglicana, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, si schiera al fianco degli indignati accampati da settimane davanti alla Cattedrale di Saint Paul, a Londra, e chiede di tassare le transazioni finanziarie.

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In un intervento pubblicato oggi sul Financial Times, William denuncia come “vaghe” le richieste dei manifestanti, sottolineando quindi che “è ormai tempo di essere più precisi”. Un contributo in tal senso, prosegue, è arrivato la scorsa settimana dal Vaticano che, nel documento intitolato ‘Per una riforma del sistema finanziario internazionale nella prospettiva di un’Autorità pubblica a competenza universale’, offre raccomandazioni non “per cambiare tutto in una volta sola, ma per ridurre i danni di certe pratiche e presupposti”.

Williams suggerisce quindi una “netta separazione tra le normali attività di banca e le transazioni speculative”, “una ricapitalizzazione delle banche” e l’adozione di “una tassa sulle transazioni finanziarie” nota anche come ‘Robin Hood Tax’. L’arcivescovo ricorda anche il sostegno già espresso per la Robin Hood Tax da miliardari come George Soros e Bill Gates, nonchè da diversi Paesi europei, “con una forte dichiarazione questa settimana dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble”.

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“Si potrà arrivare alla migliore soluzione per l’infelice disputa di Saint Paul – conclude Williams – se le questioni sollevate dal Vaticano porteranno a un sforzo congiunto per far progredire il dibattito e arrivare a un cambiamento effettivo e credibile nel mondo finanziario”.

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