Il livello di uranio arricchito, trovato, nell’ambiente del sito iraniano di Fordow lo scorso 15 febbraio è ben al di sotto dei valori necessari a costruire l’atomica, ma poco più alto di quanto dichiarato dalla Repubblica islamica nell’ultimo rapporto fatto. Lo dice l’Aiea – l’agenzia internazionale per l’energia atomica. I campioni prelevati sono intorno al 27%, mentre quelli dichiarati dall’Iran si situano poco sotto il 20%. Ma per costruire un ordigno nucleare l’arricchimento dell’uranio dovrebbe aggirarsi almeno intorno al 90%.
E’ di pochi giorni fa la notizia del vicino accordo tra l’agenzia per l’energia nucleare e L’Iran, per l’ispezione dei siti nucleari iraniani, da parte degli scienziati stranieri. La comiunità internazionale, infatti, sospetta che le attività iraniane potrebbero essere legate ad un programma militare per riuscire a costruire l’ordigno nucleare. Solo alcune differenze tra l’Aiea e la Repubblica Islamica, ma – ha fatto sapere da Vienna Yukiya Amano, direttore dell’agenzia – non ci sono ostacoli troppo alti per procedere in un prossimo futuro.