La Commissione europea, scrive “Die Welt”, prepara un intervento deciso su Bulgaria e Ungheria perché la libertà di stampa trovi garanzie. In un rapporto sulla situazione dei “media” nei Balcani si sottolinea l’estremo servilismo dei giornali bulgari nei confronti dei leaders politici, che spesso nei titoli vengono chiamati addirittura con il solo nome di battesimo per descriverli vicini al popolo, ed a cui vengono accreditate mirabolanti imprese.
Sui giornali bulgari appaiono titoli quali “Boyko salva una specie di pappagalli in pericolo (Boyko è il nome del primo ministro Borisov) mentre nella classifica della libertà di espressione nei Paesi avanzati stilata da “Reporters sans frontieres” Sofia si colloca all’ottantesimo posto. Il “trend” dei giornali, inoltre, appare estremamente negativo e non esiste alcuna chiarezza negli assetti proprietari, rendendo possibile ogni genere di pressione da parte del potere politico e dei potentati economici.
Quanto all’ Ungheria, la UE rileva preoccupata pressioni del premier di estrema destra Viktor Orban “che costituiscono un oltraggio per l’intera Europa”.