La campagna elettorale negli Stati Uniti è viva più che mai. Obama e Romney si inseguono su ogni specialità neanche stessero garegginando nella squadra olimpica del loro Paese che stasera a Londra parteciperà alla cerimonia d’apertura dei giochi olimpici. Ma al contrario di quanto succederà alle olimpiadi, qui la posta in gioco è davvero più alta e il contenuto della gara decisamente più serio. Il presidente Usa, per non farsi scappare l’occasione di vincere un’altra tappa della scalta alla Casa Bianca, cerca di anticipare Mitt Romney nella corsa verso Tel Aviv, firmando una legge che rafforza la cooperazione tra Israele e gli Stati Uniti.
Si tratta di un altra tranche di aiuti militari in favore di Israele. E lo annuncia proprio il giorno prima della partenza di Romney per Tel Aviv. Barak Obama dichiara che la legge “ribadisce il nostro irremovibile impegno per Israele”, con 70 milioni di dollari che si aggiungono agli altri aiuti già dati, in sostegno dello sviluppo del sistema di difesa anti-missile a corto raggio, ovvero Iron Dome. Ad approvare il provvedimento era stato il Congrasso americano la settimana scorsa, con un ampio appoggio bipartisan. L'”United States-Israel Enhanced Security Cooperation Acct”, ovvero la legge in questione, è un chiaro segnale in favore di Israele, e prima che Romney metta piede nel Paese.
“Come molti di voi, io considero una delle prorità della mia
amministrazione far crescere la cooperazione con Israele – ha annunciato Barak Obama – su un ampio spettro di questioni di sicurezza, intelligence, militari e
tecnologiche. Per molti aspetti questa legge porta la straordinaria cooperazione che abbiamo già avuto a livelli senza precedenti per ribadire il nostro irremovibile impegno per la sicurezza di Israele”. Chissà chi la spunterà tra i supporters d’oltreoceano, che seguono con attenzione la campagna elettorale Usa.
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Argomenti: israele