A quasi vent’anni dalla morte Pablo Escobar, leggendario narcotrafficante colombiano ritorna tra i quartieri poveri della sua Medellin come una specie di padre Pio con il fucile.
Una casa editrice del paese sudamericano ha infatti distribuito nei negozi della città un album di figurine che ripercorre la vita del più celebre narcos della storia.
Un’iniziativa che sta suscitando aspre polemiche (Oltre a essere un super spacciatore, Escobar ha ucciso e ha fatto uccidere decine, forse centinaia di persone), ma che allo stesso tempo ha avuto un grande successo commerciale, specialmente nelle periferie più povere, le stesse da dove Escobar ha iniziato la sua “carriera”.
Secondo il giornale argentino Clarin, che consacra un lungo articolo alla vicenda, l’album delle figurine è solo l’ultima trovata per alimentare il business pagano nato attorno alla figura del Re della droga, già celebrato con statuette, poster, libriccini e altre cianfrusaglie.
Proprio in queste settimane sulla tv colombiana sta andando in onda una serie tv dedicata ad Escobar che sta battendo tutti i record di ascolto con un media del 70% di audience.
Nonostante fosse un criminale senza scrupoli, il boss di Medellin ha sempre avuto un forte seguito tra gli strati più poveri della popolazione, grazie alle sue esternazioni populiste e i suoi gesti filantropici nei confronti delle classi popolari di Medellin.