Mentre in Catalogna soffiano più forti i venti di indipendenza da Madrid, la nazionale spagnola va e trionfa con le gambe e i piedi blaugrana di Alba e Pedro, che firma una tripletta contro la Bielorussia nelle qualificazioni ai Mondiali in Brasile. Madrid e Barcellona, insieme, nella Roja campione del mondo.
La Spagna oggi è anche questo. Tradizione, tensioni, tentativi di strappo e momenti di successo comune in un quadro di crisi economica e sociale che resta grave. Basti pensare che quest’anno il discusso ministro della Pubblica Istruzione, Wert, che vorrebbe spagnolizzare gli studenti catalani, farà mancare i libri a mezzo milione di loro. Una delle tante scuri della crisi.
Alba e Pedro, del Barcellona, hanno segnato ieri contro la Bielorussia, nel giorno della Festa nazionale in Spagna. Festa tradizionalmente snobbata in Catalogna.
Ieri, per rispondere ai progetti di indipendenza del presidente della catalogna, Mas, alla vigilia di un voto che potrebbe incoraggiare il referendum per dire addio a Madrid, a Barcellona c’è chi è sceso in piazza contro corrente per gridare: “Non ci ingannano, la catalogna è Spagna”. Una grande manifestazione in piazza Catalunya per rivendicare l’unità nazionale. Catalani ma innanzi tutto spagnoli. Ecco, dunque, venire allo scoperto i catalani che non vogliono l’indipendenza dalla Spagna.
Nel Dia dell’Hispanidad, la festa nazionale spagnola, una manifestazione della società civile alla quale, comunque, hanno preso parte anche rappresentanti dei partiti politici non indipendentisti. Quasi 10 mila persone, e lo slogan: Abbiamo un solo cuore, non vogliamo che venga diviso in due. Nonostante il voto contrario del parlamento spagnolo, il governo catalano- come dicevamo – vuole indire il referendum per la separazione dalla Spagna.
Per Madrid il referendum non sarebbe costituzionale. Il presidente della Regione, Mas va vanti comunque: 3 catalani su 4 si dicono favorevoli. Ma c’è anche una parte silenziosa di loro che non era scesa mai in strada, e che ora lo ha fatto. Un silenzio che, come dice il manifesto della piattaforma per la Spagna e la Catalogna non deve essere frainteso. Manifesto letto in piazza Catalunya, dal palco, in spagnolo catalano e inglese.
“Sono spagnola, vivo in catalogna e la catalogna è Spagna!”. “Indipendenza? Neanche a parlarne! La Spagna unita è sempre migliore!”. “Noi siamo andaluse, viviamo qui da 53 anni, amiamo la Catalogna”. Queste le voci di piazza Catalunya. In piazza è stata festa, vecchie canzoni spagnole, si è ballato. Bandiere spagnole, catalane e anche europee. Bandiere che hanno riparato dalla pioggia quando ha iniziato a piovere su Barcellona. Gente di tutte le età, una piazza tinta di rosso e giallo, i colori della Spagna e della Catalogna. E tante maglie rosse della nazionale spagnola. E che la Spagna unita sia la cosa migliore sembrano averlo detto, da Minsk, i gol di Alba e Pedro.