I pirati della finanza fanno sequestrare una nave argentina

Una fregata militare bloccata in Ghana su richiesta di un fondo con base alle Cayman che reclama 300 milioni per il default del 2002. Buenos Aires protesta all'Onu.<br><br>

I pirati della finanza fanno sequestrare una nave argentina
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21 Ottobre 2012 - 18.27


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La pirateria finanziaria ha sostituito i vecchi bucanieri. In Ghana una nave scuola della marina ‘Libertad’ argentina è trattenuta dallo scorso 2 ottobre. Motivo? Il fondo delle Cayman, un fondo pirata per definizione,
reclama 300 milioni di interessi per il default del 2002.

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Ma l’Argentina non ci sta e ha già fatto sapere che si rivolgerà all’Onu per
risolvere il problema.
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri argentino Hector
Timerman: ”il presidente (Cristina Kirchner) ha dato istruzioni
di trasmettere immediatamente la pratica alla Sede delle Nazioni
Unite il cui Consiglio di sicurezza si riunirà lunedì a New
York”.
Timerman ha anche fatto sapere che il presidente ha deciso
di evacuare immediatamente tutti i membri dell’equipaggio
lasciando a bordo della Libertad solo il capitano e il personale
indispensabile.

L’equipaggio della Libertad è composto da 326 persone, la
maggior parte sono argentini, ma ci sono anche otto marinai
dell’Uruguay, 15 cileni e altri provenienti dal Brasile,
Paraguay, Ecuador, Sud Africa e Venezuela.

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Il capo della diplomazia argentina ha attaccato duramente le
autorità ghanesi, ritenendole responsabili ”di qualsiasi danno
che possa subire la fregata Libertad fino alla sua liberazione e
di tutti i pregiudizi arrecati da quello che resta un’azione
illegale, in violazione delle norme internazionali”.

”Con questa decisione, che poteva sembrare un embargo
commerciale, gli ècaduta la maschera e ora possiamo vedere il
vero volto del potere dei fondi avvoltoio che, dalle loro tane
fiscali, hanno organizzato quello che altro non è se non un
sequestro, una estorsione e un atto di pirateria contro un paese
sovrano e membro fondatore dell’Onu”, ha tuonato Timerman,
confermando che parlerà della vicenda lunedì prossimo al
Consiglio di Sicurezza, dove l’Argentina è stata eletta membro
non permanente pochi giorni fa.

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