Palestina all'Onu, giorno storico. Europa divisa

La Germania si asterrà. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri. Voto positivo della Francia. Si aspetta la decisione dell'Italia.

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29 Novembre 2012 - 10.29


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Oggi potrebbe essere un giorno storico per la Palestina. Il voto all’Onu che dovrebbe dire sì al suo ingresso come membro osservatore e dunque come futuro membro a pieno titolo. Un primo passo, anche se simbolico, verso il riconoscimento della Palestina come Stato.

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Il leader dell’Autorità palestinese Abu Mazen ha passato questi ultimi giorni a New York incontrando tutte le delegazioni. Secondo i “pronostici” l’adesione dovrebbe passare con due terzi dei sì, provenienti in larga parte dagli Stati africani, asiatici tutti i paesi emergenti e i paesi di religione musulmana.

L’Europa invece è molto divisa. La Francia ha annunciato che voterà sì, così come la Spagna. La “cugina” Russia anche voterà a favore. Mentre la Germania ha annunciato che si asterrà. Anche l’Italia potrebbe decidere di prendere questa strada. Il ministro degli Esteri Luigi Terzi ha detto che l’Italia “si augura che il progetto di pace si rafforzi, e si pone il dilemma se questa sia la strada giusta”. Si asterrà anche la Gran Bretagna, che per dire sì aveva posto alcune condizione. La principale delle quali era la rinuncia a ricorrere contro Israele presso la Corte internazionale dei diritti umani per crimini di guerra. Cosa che i palestinesi, invece, intendono fare.

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Scontata la posizione degli Stati uniti, che dirà no: “La pace passa per Gerusalemme e Ramallah, non per New York”, ha detto il Segretario di stato Hillary Clinton.

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