Un arresto cardiaco, infezioni ai polmoni e
all’addome, grave trauma cranico. Solo a legger le condizioni dello stupro di gruppo subito dalla 23enne indiana si capisce l’orrore che ha dovuto vivere. E adesso “Lotta per la vita”, ha detto
Kelvin Loh, il direttore del Mount Elizabeth Hospital, la struttura
sanitaria dove si trova la ragazza è stata trasferita.
La storia della ragazza, picchiata e violentata su un autobus a Nuova Delhi lo scorso 16 dicembre, ha almeno creato un’ondata di indignazione in tutto il paese.