– Quanto doveva costare inizialmente la realizzazione di questo impianto sportivo?
– 1 miliardo di rubli…
– Quanto è costato, invece?
– 8 miliardi…
– Chi è il responsabile dell’appalto?
_ Bilialov…
– Che scompaia dalla mia vista, per sempre!
Detta da Vladimir Putin in diretta – occhi di ghiaccio, labbra strette dalla rabbia – questa frase é una condanna irrevocabile, assoluta. Quanti assistono alla “lavata di capo” del presidente russo sbiancano in faccia. Il malcapitato Bilialov trema e sparisce…In un attimo.
Il divertente siparietto, durante la visita di Putin a Sochi per controllare lo stato dei lavori per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2014. Cantieri aperti giorno e notte, appalti miliardari….”Sochi 2014” é una cuccagna per tanti. Ma, nella citta’ sul Mar Nero tutto deve funzionare perché le Olimpiadi sono una vetrina importantissima della nuova Russia post sovietica. E’ qui che va in scena quello che i mass-media chiamano “il nuovo Putin”.
Le prove di questo nuovo corso del Cremlino erano cominciate durante il maremoto in Crimea. Allora Putin, senza pronunciare una parola, aveva fatto “sparire” il governatore, colpevole di non aver dato in tempo l’allarme.
Far venire la tremarella ai burocrati pigri, incapaci e corrotti, questa è la nuova strategia del governo. Per rimanere al potere bisogna dare una risposta alla società, profondamente stanca dalla vecchia classe politica. La“lavata di capo” putiniana ricorda molto le gesta dello zar Pietro il Grande, che tagliava la testa ai corrotti boiardi. Un metodo che piace da sempre in Russia. Accanto al siparietto che vi abbiamo raccontato, in realtà ci sono i primi, importanti passi di una nuova linea di rigore. Come le indagini ai più alti livelli contro i“komunalshiki”, di una città del nord. Si chiamano così in Russia i funzionari amministrativi che gestiscono le municipalizzate (energia, acqua, spazzatura) . Proprio in questo settore la corruzione é più tangibile, odiata dai cittadini che ricevono salatissime bollette. Messa in campo anche una campagna contro i “dottorati facili” dei deputati della Duma, di esponenti di governo, e di burocrati locali d’ogni livello. Tra quelli messi alla berlina in pubblico, il leader del partito liberal–democratico, Zhirinovskij, uno degli uomini politici più vecchi e stravaganti del panorama politico russo. Zhirinovskij per un “dottorato” avrebbe presentato un lavoro scopiazzato qua e là, e di 8 striminzite pagine dattiloscritte.
Ma il provvedimento dei provvedimenti è una stangata contro i furbi: niente più ville e conti corrrenti all’estero. Un giro di vite contro i patrimoni dei burocrati portati all’estero. A tambur battente le prime dimissioni: il deputato del partito del presidente “La Russia unita”, Vladimir Pekhtin si dimette dopo uno scandalo scoppiato attorno alle sue proprietà immobiliari a Miami, in Florida.
Ovviamente, non é stato il “servitore del popolo” ad autodenunciarsi e dare un buon esempio all’establishment governativo, proprietario di ogni ben di Dio, ma rigorosamente al di là dalle confini nazionali. A descrivere con minuzia il lussuoso appartamento nella residence di lusso “Flamingo South Beach” del figlio del deputato e’ stato il solito rompiscatole Alexey Navalny. Appartamento che Vladimir Pekhtin aveva intestato al figlio. Il famoso blogger anticorruzione ha spiattellato agli internauti russi pure il prezzo della lussuosa residenza americana del giovane rampollo: 540 mila dollari.
Ma non c’è solo il giovane Pekhtin. La famiglia del “fortunato” deputato russo sarebbe proprietaria di un altro immobile, sempre a Miami Beach, costato la modica somma di un milione e trecentomila dollari! E se sapete qual’era l’incarico ricoperto dal deputato con ville in Florida ? Capo della Commissione Etica della Duma!