Secondo l’ultimo rapporto di “Global Integrity”, organizzazione Americana, fra il 2001 ed il 2011 l’economia criminale in Croazia ha avuto una “produzione” complessiva di 11 miliardi e 400 milioni di euro, e adesso in una lettera aperta al governo una serie di parlamentari chiedono di sapere dove siano finiti.
L’iniziativa parte dal Parlamento europeo e dall’ “Adriatic Institute” che sulla base della relazione pubblicata a Washington chiedono ai leaders di Zagabria di dire che fine abbia fatto l’enorme somma: visto anche che con l’imminente ingresso nell’Unione il Paese da qui al 2020 potrebbe accedere a fondi europei per altri 11 miliardi di euro, i parlamentari si chiedono che fine potrebbero fare i nuovi aiuti visti i fallimenti del governo nella lotta alla corruzione.
Rivolta direttamentre al premier Zoran Milanovic ed al ministro delle Finanze Slavko Linic, la lettera ricorda che “i cittadini europei pagando le tasse continuano ad inviare aiuti finanziari alla Croazia e non possono accettare che questi finiscano sui conti privati di cattivi politici e funzionari corrotti o dei loro associati, in Croazia o altrove”.
I deputati europei chiedono allo Stato croato di spiegare loro quanti procedimenti per corruzione sono stati condotti negli ultimi dieci anni, contro quali imputati e quali somme siano state recuperate. Gli interroganti si aspettano di ricevere presto tutti i dettagli, “poiché la pratica di inviare il danaro dei contribuenti alla Croazia non può continuare fino a quando non sarà stabilita una responsabilità del governo. Lo Stato deve affrontare e risolvere il grave problema del trasferimento illegale dei fondi e della corruzione dei politici e dei funzionari pubblici, visto che é loro dovere recuperare i fondi illegalmente distratti ed accumulati e mettere in atto tutte le misure utili a combattere la corruzione”.
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